«Tutte le donne – ha dichiarato la Huppert – devono superare, ogni giorno, innumerevoli ostacoli. La situazione, per noi, si evolve troppo lentamente, e mai a sufficienza, quindi sono veramente onorata di poter accendere i riflettori su Maysaloun Hamoud, una delle più promettenti registe di oggi. Le riot girls che descrive in Libere, disobbedienti e innamorate, sospese tra emancipazione e tradizione, sono le vere eroine del nostro tempo!».
Sorprendente esordio che possiamo collocare nell’asse ereditario di Caramel, Libere, disobbedienti e innamorate è una riflessione sull’indipendenza femminile. La storia di tre amiche (Salma, Nour e Laila) costrette a lottare quotidianamente per affermare il diritto di essere se stesse. Il diritto – per molti scontato – di amare e di sognare.
«La mia generazione – spiega Maysaloun Hamoud – non può convivere ancora a lungo con i codici obsoleti della società patriarcale e dello sciovinismo: è tempo di mettere le carte in tavola. Se continuiamo a nascondere le nostre paure sotto il tappeto, finiremo per inciamparci sopra e sarà troppo tardi».