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Lo zampone ed il cotechino di Modena festeggiano il nuovo anno all’insegna del riciclo e del gusto

Uno stellato show cooking è andato in scena alla fine dello scorso mese di gennaio al ristorante “ Esposizioni “ di Roma per celebrare l’iniziativa dedicata al riuso creativo delle eccellenze gastronomiche delle feste nel corso di un evento presentato dal conduttore radiofonico e televisivo Nicola Prudente, in arte Tinto.

La moda del re-use ha mille sfaccettature: ci invita ad apparecchiare una buona colazione con fette di pandoro farcito a piacere o a immaginare un nuovo dessert con torrone sciolto a bagnomaria, ma anche a ripensare il classico cotechino e lenticchie come ripieno di un tortello. Parola d’ordine: creatività.

L’evento è nato con lo scopo di stimolare il consumo dei prodotti tipici del cenone e/o del pranzo di Natale anche “fuori stagione”, a distanza di quasi un mese, per proporre ricette gustose e originali, ideali per smaltire la dispensa, ma con creatività, strizzando un occhio alla normativa UE contro lo spreco alimentare, fermo il principio che se, dopo le feste di Natale, nella dispensa dovesse restare qualche residuo, è utile svuotarla, anche e possibilmente con un certo stile.

Una serie di idee gourmet sono state esposte dai protagonisti dell’evento: “stelle”: dello sport, della tv, della cucina, si sono cimentate ai fornelli, creando la loro ricetta del cuore con i prodotti rimasti inutilizzati dopo le feste.

E’ stata un’occasione per raccontare le principali caratteristiche dello Zampone e del Cotechino Modena IGP, eccellenze della tradizione gastronomica italiana che a volte vengono dimenticate in dispensa passato il Capodanno, ma anche per spiegare al grande pubblico il valore prezioso della cucina povera, che trae ispirazione da concetti come il risparmio e il riutilizzo di ingredienti.

Cibo e sport sono da sempre legati a doppio filo: lo sa bene Massimiliano Rosolino, stella del nuoto italiano, oggi volto prestato alla TV e, da buon partenopeo, appassionato di cucina: ha condotto recentemente in tv “Un dolce da Maestro”, game show di pasticceria.

Figlia di pasticceri e moglie di un ristoratore, conduttrice, autrice e attrice italiana Lorena Bianchetti, nata nel mondo dell’intrattenimento e poi specializzatasi nel giornalismo e nell’approfondimento di tematiche sociali, ha raccontato di essere stata conquistata da suo marito con la carbonara perfetta.

Lorena, che attualmente, conduce – ed è uno degli autori di  “A sua immagine”, programma di Rai Uno in collaborazione con la conferenza episcopale italiana ed è testimonial dell’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati e chi, meglio di lei può dare qualche consiglio sul riuso in cucina?

In fondo, non sprecare il cibo è anche una questione etica. Lo ha detto pubblicamente Papa Francesco, lo scorso novembre affermando che: “nessuno è escluso dalla lotta allo spreco alimentare”; proprio al Santo Padre è stato dedicato il primo laboratorio in Italia di trasformazione delle eccedenze alimentari per fini solidali, realizzato presso il Car (Centro Agroalimentare di Roma).

Valentina Persia, attriceballerina e comica italiana. Nel 1994 ha debuttato come caratterista nella trasmissione ha condotto i presenti ad affrontare i temi della serata con il sorriso sulle labbra: nel descriversi buongustaia e ottima cuoca educa i suoi figli al rispetto del cibo: “A casa mia non si è mai buttato via nulla – dice – cotechino e lenticchie del Cenone, il giorno dopo, con la pasta, diventano una zuppa piena di bontà…e di ricordi”.

Lorenzo Traversetti, biologo nutrizionista, ha esposto un focus sulle proprietà e le caratteristiche di Zampone e Cotechino Modena IGP, aiutando il pubblico a capire come abbinarli in modo sano e gustoso mentre Luca Falasconi, curatore del progetto 60 Sei ZERO promosso col Ministero dell’Ambiente, l’Università di Bologna – DISTAL e la campagna Spreco Zero. Falasconi è anche il coordinatore della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco 2020 è intervenuto sostenendo che “…prevenire gli sprechi significa anche presidiare la salute dell’uomo e quella dell’ambiente – ha sottolineato Falasconi – Con i testi dei Diari di famiglia abbiamo per la prima volta misurato lo spreco reale del cibo delle case degli italiani, per un valore di quasi 12 miliardi di euro annui, oltre il 75% dello spreco nella filiera complessiva. Un dato che si può invertire solo con una svolta culturale, a partire dalle giovani generazioni che prenderanno il nostro testimone nella cura futura del pianeta”.

Nel corso della manifestazione è intervenuto anche lo chef stellato Massimo Bottura che ha dichiarato: “In cucina, anche nell’alta cucina, è finito il tempo dell’estetica ed è arrivato quello dell’etica“: una citazione che ha costituito il leitmotiv dell’ evento e, in generale, di un nuovo e doveroso approccio quotidiano agli acquisti e alle scelte alimentari.

Chef curatore del ristorante “Esposizioni”, location dell’evento, Alessandro Circiello, è la stella della cucina contemporanea, risultato di un giusto equilibrio tra la tradizione e la nuova concezione gastronomica, che porta alle pietanze un tocco light. Attualmente è protagonista di due rubriche televisive ed è inoltre Testimonial Unicef ” Uniti contro la Malnutrizione”.

L’iniziativa costituisce un progetto promozionale ed informativo a cadenza triennale, “Enjoy the Authentic Joy”, che riunisce tre consorzi agroalimentari per la tutela dei salumi DOP e IGP (Mortadella Bologna IGP, Salamini Italiani alla Cacciatora DOP, Zampone Modena IGP e Cotechino Modena IGP), cofinanziato dall’Unione Europea e rivolto al mercato italiano e belga. I Consorzi intendono insieme aumentare il livello di conoscenza e riconoscimento dei marchi di qualità europei e promuovere il valore aggiunto del prodotto in termini di autenticità, sicurezza, tracciabilità ed etichettatura garantita dalla tutela del marchio europeo attraverso le certificazioni DOP e IGP e rafforzare la competitività dei prodotti agroalimentari in Italia e Belgio.