L’inviato di Striscia la Notizia Luca Abete è stato strattonato e fermato dalla Polizia, nel pomeriggio del 14 ottobre, ad Avellino, durante il tentativo di intervistare il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, che si trovava nel capoluogo campano per un convegno. Fermati anche gli operatori, ai quali è stato chiesto di consegnare il girato.L’inviato e la sua troupe sono stati poi portati in Questura, dove sono rimasti a lungo. Abete voleva chiedere al ministro delle spiegazioni, dopo i numerosi servizi da lui realizzati, nei quali venivano denunciate carenze strutturali in alcuni edifici scolastici della Campania. Di seguito il video del momento dell’aggressione a Luca Abete, il modo in cui viene preso e strattonato e infine allontanato è davvero inquietante. In un Paese libero, democratico, un giornalista non può essere trattato in questo modo, per nessun motivo. Inoltre è risaputo che le uniche armi di un giornalista sono: microfono, telecamera e registratore, e di sicuro Luca Abete non era armato, nè pericoloso. L’unico “pericolo” per il Ministro Stefania Giannini poteva essere qualche domanda scomoda, a cui del resto dovrebbe essere abituata, non fosse altro che per la funzione che svolge. Il video mostra chiaramente un comportamento eccessivo (a dir poco) da parte degli addetti alla sicurezza, sorge dunque una domanda: il modo in cui è stato allontanato Luca Abete è frutto di un eccesso di zelo degli addetti alla sicurezza? Oppure hanno ricevuto ordini (da chi?) di non far avvicinare i giornalisti?
https://www.youtube.com/watch?v=BbQzpoXRljQ&feature=youtu.be
