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“Luna Italiana – Rocco Petrone e il viaggio dell’Apollo “miglior documentario al Tsiolkovsky Space Center di Kaluga, in Russia

Il nostro cinema ha conquistato un altro prestigioso traguardo nientemeno che in Russia,a Kaluga, ove si tiene il Tsiolkovsky Space Fest, il più importante festival russo sullo Spazio, legato al Museo permanente dell’Esplorazione spaziale, e uno dei principali del mondo dedicato al settore: il documentario Luna Italiana – Rocco Petrone e il viaggio dell’Apollo  di Marco Spagnoli, prodotto da Istituto Luce-Cinecittà in collaborazione con A+E Networks Italia/History (canale 407 di Sky) e con il patrocinio di Agenzia Spaziale Italiana e NASA, ha vinto il Premio ex – aequo come Miglior documentario al Tsiolkovsky Space Fest, il più importante festival russo sullo Spazio, legato al Museo permanente dell’Esplorazione spaziale, e uno dei principali del mondo dedicato al settore.

Il documentario ha condiviso il Gold Prize dello Tsiolkovsky per il Miglior Documentario di oltre 50 minuti, insieme ai registi Maxim Vasûnov e Roman Naumenkov (Russia) autori del film “Baikonur. La caduta di Babbo Natale”.

Marco Spagnoli, nel ricordare la figura di Rocco Petrone, un ingegnere e ufficiale statunitense dell’Esercito degli Stati Uniti d’America figlio di emigrati italiani, giunti in America dalla località lucana di Sasso di Castalda, pioniere della corsa allo spazio e direttore delle operazioni di lancio allo John F. Kennedy Space Center della NASA, e dell’intero Programma Apollo ha evidenziato che la sua figura “…. ci ricorda come si possano superare tutti gli ostacoli anche nei momenti più difficili e duri.”  Essere selezionato il nostro documentario dallo Tsiolkovsky Space Fest di Mosca, che si tiene proprio nel centro principale di addestramento dei Cosmonauti è stato un grande onore. Poi, vincere il premio per il Miglior Documentario è davvero qualcosa di straordinario ed è un’impresa paragonabile idealmente, dal punto di vista cinematografico, alla conquista della Luna. Un risultato di cui mi sento molto onorato e per il quale ringrazio Renato Cantore, il co-sceneggiatore che mi ha raccontato per primo questa storia, tutto il team dell’Istituto Luce a partire dalla produttrice Maura Cosenza e dal montatore David Paparozzi, Simone d’Amelio Bonelli responsabile produzioni italiane di History e il suo team, nonché l’Agenzia Spaziale Italiana che guidata da Francesco Rea ci ha aiutato a ricostruire scientificamente il racconto e a stabilire un rapporto proficuo con NASA per ottenere materiali inediti. “

(1960’s) von braun-dr. (left) & petrone, rocco of ksc in the launch control room (MIX FILE)

Anche Isom “Ike” Rigell, ingegnere capo del Kennedy Space Center e addetto alle operazioni di lancio ha ricordato la figura di Rocco Petrone: “Nessuno potrà mai dire abbastanza bene di Rocco Petrone. Non saremmo mai arrivati sulla Luna in tempo o, forse, non ci saremmo mai arrivati senza Rocco” restituendo all’ingegnere di origini italiane tutto il peso di una figura rimasta a lungo in ombra, ma che ha avuto un ruolo centrale nel lungo e difficile percorso che ha portato, il 20 luglio del 1969, alla discesa dell’uomo sulla Luna: Rocco Petrone (1926-2006), un uomo timido e ombroso, inflessibile, infaticabile, che si è guadagnato il soprannome di “tigre di Cape Canaveral”.

Il documentario di Marco Spagnoli, prodotto da Istituto Luce-Cinecittà per A+E Networks Italia con il patrocinio di Agenzia Spaziale Italiana e in collaborazione con la Nasa, ricostruisce la vita e la personalità di Rocco Petrone, direttore delle operazioni di lancio dell’Apollo, collaboratore chiave di Wernher Von Braun, che ha svolto un ruolo chiave nella conquista del cosmo; ispirato dal libro di Renato Cantore, Dalla Terra alla Luna, Rocco Petrone, l’Italiano dell’Apollo 11, edito in Italia da Rubbettino, il documentario ricostruisce la vita di questo figlio di emigranti della Basilicata: nato negli USA e, grazie allo Ius Soli, cittadino americano, poté frequentare l’Accademia di West Point, laureandosi poi in ingegneria al MIT. Entrato nel leggendario gruppo di ingegneri che ad Hunstville in Alabama fondarono il nucleo di quella che nel 1958 sarebbe diventata la NASA, realizzò con loro la promessa di John Fitzgerald Kennedy di portare l’uomo sulla Luna prima della fine degli anni Sessanta.

(1960’s) von braun-dr. (left) & petrone, rocco of ksc in the launch control room (MIX FILE)

Grazie a rare immagini di repertorio provenienti dagli archivi dell’Istituto Luce, Teche Rai, Associated Press, BBC e NASA, Luna Italiana racconta la storia della corsa allo spazio, ovvero il duello tra America e Unione Sovietica, in un viaggio attraverso la scienza, la cultura pop e la vita politica di quegli anni.

Una storia emozionante che, oltre alla viva voce di Petrone e di altri protagonisti di quell’epoca straordinaria e irripetibile, si avvale della testimonianza di scienziati, studiosi e giornalisti per ricostruire non soltanto la sfida tecnologica per la conquista dello spazio, ma anche il contesto culturale in cui questo avvenne. Tra gli intervistati: Tito Stagno, Piero Angela, Oscar Cosulich, l’astrofisico Amedeo Balbi, l’ingegnere aerospaziale Roberto Somma, la regista Susanna Nicchiarelli ed altri. A dare la voce a Rocco Petrone è Francesco Montanari, mentre Laura Morante è la voce narrante del documentario.

“ Luna italiana “, attualmente disponibile in Home video nei negozi digitali distribuito da Luce-Cinecittà, andrà  in replica a maggio sul canale History.