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MAMMA O PAPA’, UNA COPPIA AFFIATISSIMA

Il nuovo film di Riccardo Milani è tutto basato sulla coppia Paola Cortelllesi – Antonio Albanese ( Valeria e Nicola ), molto ben assortiti nella parte di genitori di una famiglia in crisi che vogliono separarsi pur andando d’amore e d’accordo ma che sono stanchi del solito tran tran: sono d’accordo nel separarsi, nelle incombenze che derivano dal divorzio, sugli alimenti e, sembrerebbe, anche sull’affidamento congiunto dei tre figli che in anni di matrimonio hanno generato; si separano perché nel corso del matrimonio hanno raggiunto tutto quello che desideravano e sono ormai “ stanchi “ della loro vita di relazione e addirittura dormono nello stesso letto, ma con una barriera di cuscini che li divide.

Sembrerebbe quasi una storia piatta, scontata, anche se un po’ fuori da quella normalità che vede separazioni “ bollenti “, ma ecco che spunta un imponderabile: lui, ginecologo apprezzato e lei, ingegnere presso una industria del vicentino, ricevono due proposte di lavoro all’estero che coronerebbero il sogno della loro vita lavorativa: per lui per un lavoro in Mali e per lei la Svezia.

Anche su questo i due separandi sembrerebbero in perfetto accordo, con Valeria che assumerebbe l’onere di tenersi i figli, rinunciando all’offerta; ma quando lei si accorge di una bravata del marito si incattivisce e vuol partire per la Svezia ponendo quindi il problema dell’affidamento dei figli che, a quel momento, sono del tutto inconsapevoli delle intenzioni dei genitori di separarsi.

Valeria e Nicola non sanno trovare un accordo davanti all’allibito  giudice che deve decidere ed allora stabiliscono che saranno i bambini a decidere: a questo punto la coppia scoppia dando inizio a tutta una serie di “ cattiverie “ per addossare all’altro coniuge l’onere di tenersi i figli ai quali nel frattempo è stata annunciata la progettata separazione: colpi di scena, invenzioni di cattiverie e di trabocchetti da parte di Valeria e Nicola per convincere i figli a restare con l’altro genitore formano la parte più comica ( ma anche più triste ) di questa esilarante commedia che con molta delicatezza riesce ad evidenziare problemi di attualità quali il divorzio ed il conseguente affidamento dei figli, il rancore che si instaura tra i coniugi descritto in maniera assai originale, lo sbandamento dei figli che non sanno neppure loro chi “ scegliere “ tra i due genitori e che, ovviamente, non vorrebbero dover scegliere.

Che dire dei due protagonisti? Sono due affermati attori con un ponderoso bel bagaglio sulle spalle che in questa occasione sanno perfettamente descrivere, anche grazie ad una accurata regia e ricorrendo all’arte del paradosso, le varie situazioni che in casi di questo genere si vengono a creare; i figli ( Matteo, Viola e Giulietto ): tre ragazzi che rappresentano perfettamente  i giovani d’oggi con le loro fissazioni, le loro apatie, i loro isolamenti che comunque si aggrappano alla famiglia che a loro insaputa è in crisi: due adolescenti annoiati ed un poco più che bambino molto riflessivo con la passione per gli scacchi.

Nella pellicola figura anche un sempre bravo Carlo Buccirosso che avrebbe meritato di più ma che per la parte assegnatagli è perfettamente in riga con le sue grandi capacità di attore.

E’ del tutto ovvio che non sveleremo il finale del film, finale denso di un quasi ovvio romanticismo ma che nulla toglie alla caratteristica di film comico di questa bella commedia che ha dato origine ad una pellicola che sarà in sala a partire dal prossimo 14 febbraio ( San Valentino! ) per la regia di Riccardo Milani e la sceneggiatura dello stesso Milani alla quale partecipano anche la Cortellesi e Giulia Calenda, che sono anche, tutti e tre, gli autori del soggetto del film.