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Meryl Streep protagonista di “The Post”: “Il film è ancora drammaticamente attuale…”

Meryl Streep a Milano per "The Post"
Meryl Streep a Milano per “The Post”

Meryl Streep protagonista di “The Post”: “Il film è ancora drammaticamente attuale…”, alla presentazione italiana del nuovo film di Steven Spelberg, l’attrice Premio Oscar non ha risparmiato toni polemici con l’attuale presidenza degli Stati Uniti d’America. Ha raccontato, infatti, che al momento della prima lettura della sceneggiatura sembrava che per le donne fossero già stati superati tanti ostacoli che che alla guida degli USA ci sarebbe stata una donna (Hilary Clinton). All’indomani delle elezioni, ha spiegato la Streep, ci siamo resi conto di quanto fosse ancora attuale la storia di Katharine Graham. “The Post” è la storia di un giornale della su proprietà e della caparbietà di un Direttore che vuole a ogni costo rendere il Post un giornale di tiratura nazionale, in competizione con The Times. La storia risale al 1971, quando al potere c’è Richard Nixon, il Presidente che tenta in ogni modo di imbavagliare la stampa, denunciando alla Corte Suprema il giornale che ha pubblicato le memorie di  Robert McNamara da cui risulta che la guerra del Vietnam era persa in partenza e, nonostante le previsioni, l’America l’ha portata avanti rischiando la vita di tanti giovani soldati. In un mondo

Tom Hanks a Milano “The Post”

 

Steven Spielberg a Milano per “The Post”

completamente maschilista, Katharine Graham si ritrova, prima donna nella storia, a dover gestire il giornale che da sempre appartiene alla sua famiglia: “Quando mio padre ha affidato la guida a mio marito, l’ho trovata una cosa giusta, naturale…non ho mai dovuto lavorare per vivere, mi sono sempre occupata della casa e della famiglia…”, dice il personaggio del film, in uno dei momenti pi drammatici in cui Katherine si trova a dover decidere se affrontare Nixon e pubblicare l’inchiesta che il Presidente ha già bloccato al Times, oppure assecondare il Consiglio e rinunciare alla pubblicazione. E’ il momento della sua crescita personale, deve scegliere, dopo aver ascoltato tutti, compreso il passionale Direttore, Ben Bradlee-Tom Hanks, sceglie da sola di rischiare il tutto per tutto… Il Washington Post sarà accusato, insieme al Times di aver rivelato segreti d Stato che ne mettono a repentaglio la sicurezza, ma in America secondo la Costituzione, la Libertà di Stampa è sovrana. “I giornalisti devono essere al servizio dei governati, non dei governanti”. “The Post” riporta indietro nel tempo, agli anni in cui gli ideali erano ancora forti, nostalgicamente nelle immagini di Spielberg rivediamo la stampa, le macchine rotative, quelle che molti di noi non hanno mai visto. L’uso della macchina per scrivere e quelle battaglie che sono nate proprio in quegli anni sui diritti delle donne, a tratti commovente, il film racconta la storia di un giornale, anzi del mestiere del giornalista e delle regole deontologiche che devono animarlo, ma è soprattutto una storia di emancipazione, quella più importante, quella individuale al femminile ed al maschile. Dal regista Premio Oscar e dagli interpreti da Oscar non ci si aspettava nulla di meno delle emozioni e della tensione che, lungo tutto il film, catturano l’attenzione dello spettatore prioettandolo in quei luoghi e in quegli anni come fosse parte del film. Elemento importante anche la colonna sonora, decisamente da Thriller, che tinte viva la tensione del film fino alla fine.

Di seguito una parte della conferenza stampa milanese d”The Post” che sarà nelle sale italiane dal 1 febbraio 2018, moderata da Pietra Detassis, dal momento della presentazione degli ospiti Tom Hancks, Meryl Streep e Steven Spielberg