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Monica Perosino presenta il suo “La neve di Mariupol” candidato al Premio Strega 2023

Una denuncia sulla guerra che riporta le donne al centro della Storia. Un esordio brillante di narrativa per l’inviata de La Stampa Monica Perosino, un’opera a metà tra romanzo e verità che ricorda Capote e Carrère, selezionato al Premio Strega 2023.

Tanti gli appuntamenti che vedranno l’autrice Monica Perosino, al suo esordio letterario con il libro LA NEVE DI MARIUPOL, partire per un tour promozionale, in Italia e all’estero, con l’intento di far conoscere e portare l’attualissimo tema della guerra in Ucraina al centro del dibattito con la sua testimonianza di reporter e inviata de La Stampa.

Nel brillante romanzo-verità di Monica Perosino scopriamo il talento letterario di una scrittrice destinata a stupire. La sua opera non si può catalogare con facilità perché non è né narrativa, né saggistica, né diario, e ha in comune i tratti dei migliori libri-verità, nel solco di Emmanuel Carrère e Truman Capote. Un lavoro sorprendente per un’opera di letteratura vissuta in prima persona che, attraverso un racconto polifonico, documenta l’invasione russa in Ucraina trasformando piccole persone in grandi personaggi e restituisce l’esperienza di una guerra dove non ci sono gesta eroiche, ma letti sfondati, cetrioli in salamoia, babuskhe spaurite, sigarette all’anguria, bunker improbabili e storie grottesche. A volte rideremo, e a volte invece piangeremo insieme a un’umanità che resiste all’orrore.

Monica Perosino – giornalista e inviata di guerra per La Stampa sul fronte ucraino, qui all’esordio come scrittrice – documenta l’invasione russa in Ucraina attraverso la discesa nell’inferno di una donna che questa guerra la carica sulle sue spalle, la vive spalmata sulla sua pelle, la assorbe, la respira, la mangia, la fuma. È una guerra di sudore, fatica, paura, fango, fuga, ha l’odore della benzina nelle taniche e delle sigarette all’anguria, dei panni sporchi e delle trincee scavate nella fertile terra nera ora imbevuta di sangue. Intorno all’autrice si muove un mondo in prevalenza femminile: volontarie, profughe, fotografe, le contadine che offrono rifugio e ristoro e le intellettuali che sotto le bombe vivono anche la lacerazione della cultura nella quale si erano formate.

Il libro è stato selezionato tra le proposte degli Amici della Domenica presentate per concorrere al Premio Strega 2023.