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Musica dal Vivo e sicurezza, le misure straordinarie e la protesta di Assomusica: chi paga?

Concerto in piazza. Ph. Falvio Parente
Concerto in piazza. Ph. Falvio Parente

Musica dal Vivo e sicurezza, le misure straordinarie e la protesta di Assomusica: chi paga?Dopo l’attentato terroristico al concerto di Ariana Grande a Manchester, cresce la preoccupazione per gli spettacoli dal vivo e in particolare per quelli di piazza. Questa sera, 27 maggio, in Piazza del Popolo ci sarànno gli MTV  Awards, a cui parteciperanno numenìrosi artisti, e per il quale si è tenuto in Questura un tavolo tecnico straordinario per assicurare la sicurezza con speciali modalità di accesso: per l’occasione, sarà realizzato un afflusso canalizzato del pubblico, che potrà accedere alla piazza mediante i due varchi previsti – piazza del Popolo lato via del Corso e piazza del Popolo lato Porta del Popolo – dove verranno effettuati controlli anche mediante l’utilizzo di metal detector. Già dalla mattinata sono state previste bonifiche dell’area da parte delle unità cinofile e degli artificieri, con controlli estesi anche al sottosuolo ed alla rete fognaria. Nella circostanza, come previsto dal protocollo firmato dal Questore Marino, sono stati coinvolti nella messa a punto del dispositivo di sicurezza, anche gli organizzatori dell’evento, che contribuiranno mettendo in campo un adeguato servizio di stewarding. Come se non bastasse la preoccupazione per il rischio attentati, da Assomusica fanno notare che a seguito di una manovrina, i costi per la sicurezza dei concerti di musica dal vivo, saranno addebitati agli organizzatori, con gravi conseguenze che ricadranno sui consumatori-fruitori, o con l’aumento dei costi del biglietto oppure con una riduzione dell’offerta, oppure, peggio, con una scarsa sicurezza agli eventi.

ASSOMUSICA, l’Associazione Italiana degli organizzatori e produttori di Spettacoli Musica dal vivo, esprime la propria preoccupazione e la più totale contrarietà all’emendamento n. 22.116, approvato ieri in Commissione Bilancio, presente nel DL c.d. “manovrina”, con cui si stabilisce che, a decorrere dal 2017, le spese del personale di polizia locale, relative ai servizi di sicurezza, e di polizia stradale, necessario per lo svolgimento dei concerti di musica dal vivo, siano interamente a carico dell’organizzatore dello spettacolo.
“L’anno scorso abbiamo avvicinato al mondo degli spettacoli e della cultura popolare oltre 7 milioni di spettatori, soprattutto giovani. Siamo una realtà che costituisce una cinghia di trasmissione per lo sviluppo delle economie per il territorio (turismo, enogastronomia, cultura, etc.), per cui non comprendiamo questo vero e proprio attacco alle nostre quotidiane attività. Anzi, cosi come è formulato, l’emendamento riguarda anche tutti coloro che organizzano manifestazioni di altro carattere, da quelle culturali alle partite di calcio!”.
Da una ricerca del CERVED emerge in maniera evidente come i concerti di musica popolare contemporanea siano uno stimolo all’economia del territorio: l’impatto medio sulle città è di euro 1,20 aggiuntivi per ogni euro speso per il biglietto. “L’emendamento pare non cogliere affatto le peculiarità della nostra filiera e il nostro ruolo socio-culturale a beneficio dei cittadini, sia in termini esperienziali che economici, e si pone in netta controtendenza rispetto alla politica di investire 1 euro in cultura per ogni euro speso in sicurezza”.
La norma (in calce al presente comunicato) avrà l’effetto di comprimere ulteriormente le possibilità e le opportunità di organizzare concerti di musica dal vivo, esattamente quanto vogliono i terroristi che, anche in questi drammatici giorni, hanno nuovamente colpito al cuore le nostre libertà e la voglia di stare insieme come comunità.

“Facciamo appello al Governo e al Parlamento per escludere da tale norma gli spettacoli di musica dal vivo perché rappresentano un valore e principi, costituzionalmente garantiti, che fanno parte del bagaglio culturale dell’Europa intera”.

EMENDAMENTO:
Dopo il comma 3 inserire il seguente:
3-bis. A decorrere dal 2017, le spese del personale di polizia locale, relative a prestazioni pagate da terzi per l’espletamento di servizi di cui all’articolo 168 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di sicurezza e di polizia stradale necessari allo svolgimento di attività e iniziative di carattere privato che incidono sulla sicurezza e la fluidità della circolazione nel territorio dell’ente, sono poste interamente a carico del soggetto privato organizzatore o promotore dell’evento e le ore di servizio aggiuntivo effettuate dal personale di polizia locale in occasione dei medesimi eventi non sono considerate ai fini del calcolo degli straordinari del personale stesso. In sede di contrattazione integrativa sono disciplinate le modalità di utilizzo di tali risorse al fine di remunerare i relativi servizi in coerenza con le disposizioni normative e contrattuali vigenti.
22.116 (Nuova formulazione) Guidesi, Grimoldi, Saltamartini.