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Nicola Porro intervista Rudolph Giuliani: “Trump sta bene, ha il supporto delle persone che lo amano…”

Nicola Porro intervista Rudolph Giuliani: “Trump sta bene, ha il supporto delle persone che lo amano…”.

Nicola Porro ha intervistato Rudolph Giuliani, ex sindaco di New York. La lunga intervista, che andrà in onda questa sera a Quarta Repubblica, dimostra il sostegno incondizionato di Giuliani alla presidenza Trump. Accusa l’attuale sindaco di essere un socialista-comunista (ricordiamo che in USA i comunisti sono considerati “traditori”), sostenendo che l’America sta superando bene l’emergenza Covid e che la chiusura delle scuole è una strumentalizzazione politi ed economica del virus. Peccato però che i numeri danno altre indicazioni. Il numero di contagiati e di morti negli Stati Uniti, è venti volte superiore a quello italiano, pur considerando la proporzione con la popolazione.

Di seguito alcune anticipazioni dell’intervista

«Il Presidente Trump sta benissimo, ho parlato con lui ieri sera e diverse volte nel weekend. All’inizio, quando gli è stato diagnosticato il Covid, ha avuto alcuni problemi, poi la sua condizione è migliorata, la febbre diminuita. Da venerdì sera non ha più febbre e tosse. Le sue condizioni di salute sono buone. Ieri ha parlato con i suoi sostenitori, li ha incontrati fuori dall’ospedale: loro lo amano. È evidente il loro entusiasmo nei suoi confronti, apprezzano molto quello che sta facendo per il Paese anche ora che si è ammalato a causa di questo virus cinese e comunista. Le persone adesso si stanno radunando e ribellando ancora di più mostrando supporto al nostro Presidente». Queste le parole di Rudolph Giuliani in merito alle condizioni di salute del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, intervistato da Nicola Porro a “Quarta Repubblica”, in onda questa sera, in prima serata, su Retequattro.

In merito al lockdown, in alcune zone di New York, deciso dal sindaco De Blasio, Giuliani ha detto: «Il sindaco della mia città è un socialista e comunista, è andato a Cuba per la sua luna di miele. Sicuramente socialista – non direi che è un comunista – ma è una persona poco pratica, non sta gestendo bene la città e nessuno lo ama, neanche i democratici, perché pensano che sia un sindaco perdente. Adesso sta chiudendo le scuole: il problema è che il Covid non è molto pericoloso per i bambini, è un virus che ha una maggiore incidenza sulle persone anziane, quindi non c’è alcun motivo per il quale non si vada a scuola. Stanno davvero facendo tutto il possibile per rovinare ancora di più l’economia americana. Non hanno una buona storia nel governare le città i democratici: chi si fa governare dai democratici ha un alto tasso di criminalità e questo non accade con i repubblicani».

Raccontando come sarà la campagna elettorale del presidente Trump dopo il contagio, l’ex sindaco ha detto: «Abbiamo parlato a lungo con il Presidente su come continueremo la nostra campagna. Sarà a riposo, ma potrà comunque parlare dalla Casa Bianca, abbiamo migliaia di volontari che stanno andando in America per diffondere il suo messaggio. Ha governato l’America per quattro anni e questa è l’opportunità che abbiamo di restituire il favore, di preoccuparci noi per lui. Ai suoi meeting partecipano ventimila persone. Joe Biden non ne ha nemmeno un migliaio. Il presidente Trump è famoso per il suo carisma, per radunare molte persone, mentre Biden, anche per il fatto che indossi la maschera, non fa altro che instillare paura nelle persone. Non sta facendo nulla affinché l’economia americana possa risollevarsi».

Sulla campagna elettorale a distanza, ha aggiunto: «Il Presidente l’ha già fatto in passato, anche altri presidenti l’hanno fatto dalla Casa Bianca: penso al presidente Johnson, la maggior parte dei discorsi li ha tenuti dalla Casa Bianca. Ovviamente ci serviremo anche di altre persone che terranno discorsi in varie parti dell’America, ma abbiamo deciso in questo momento di comunicare tranquillamente a distanza e Biden, nonostante lo faccia di persona, i suoi discorsi sono noiosi. Ieri si è rivolto a un gruppo di dodici persone».

Infine, rispetto ai progressi della medicina nella lotta contro al Covid-19, ha spiegato: «Il modo in cui l’America sta combattendo questo virus è efficace perché negli ultimi tre mesi l’incidenza è scesa in modo significativo. Tre mesi fa avevamo una malattia con un altissimo tasso di mortalità, adesso abbiamo un virus con un alto tasso di infezione ma con un tasso di mortalità inferiore: per le persone sotto i 50 anni è quasi vicino allo zero. La maggior parte delle persone può tornare a lavorare senza il terrore di essere contagiato e soffrire le conseguenze, quindi non c’è nessun motivo – fuorché motivi politici e di sindacati – di chiudere le scuole». E ha ribadito: «È una cosa terribile quello che stanno facendo; esclusivamente per motivi politici e dovrebbero vergognarsene».