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Il Premio Kinéo presentato al Festival di Cannes

Al 72° Festival di Cannes è stata presentata l’edizione 2019 del Premio Kinéo. L’evento s’è svolto nel Salon Marta dell’Hotel Majestic, all’interno dell’Italian Pavilion.
La nuova edizione del Premio Kinéo affianca al cinema il rispetto per l’ambiente, un tema che mai come in questo periodo sta suscitando la mobilitazione di giovani, istituzioni, multinazionali, cittadini ed artisti.
Il focus tematico sarà infatti il mare in omaggio alla Serenissima, sulle cui acque da 76 anni si svolge la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, sede anche quest’anno della consegna del Premio Kinéo, come da tradizione uno degli eventi più attesi al Lido. La celebrazione avverrà domenica 1 settembre con il patrocinio del Comune di Venezia sull’iniziativa #EnjoyRespectVenezia and Save Your Sea.
A testimoniare l’esigenza di una educazione che parta dai gesti quotidiani di ognuno di noi, interverranno attori e attrici nazionali e internazionali, oltre ad operatori di programmi educativi come Veronica Berti Bocelli, vicepresidente della Fondazione ABF, attiva sia in Italia che all’estero.
Tappa intermedia della premiazione del primo settembre, la giornata di responsabilizzazione il 20 giugno al Salone Nautico, lungo le rive dell’Arsenale nel cuore della Biennale Arte, evento simboleggiato dall’installazione di Lorenzo Quinn “Building Bridges”. In quel contesto, nella prima tappa all’insegna del “Green&Blu”, saranno svelate le ulteriori collaborazioni del Premio Kinéo con i grandi personaggi e le realtà del cinema.
Con il SNCCI sono stati selezionati i film – drammatici, commedie e opere prime – che saranno sottoposti al voto del pubblico. Da parte sua, il SNCCI assegnerà come ogni anno il Premio Pubblico & Critica.
Con il Centro Sperimentale di Cinematografia sarà assegnato il Premio Giovani Rivelazioni. In totale sintonia con Kinéo e il tributo alla responsabilità ambientale, anche il CSC ha iniziato un percorso specifico di educazione abolendo dalla scuola di cinema più prestigiosa d’Italia i materiali di uso comune non riciclabili.
Queste le opere selezionate per il Premio Kinéo “Diamanti al Cinema” – 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia
Lungometraggi drammatici:
“Il testimone invisibile” di Stefano Mordini
“Capri Revolution” di Mario Martone
“Una storia senza nome” di Roberto Andò
“Euforia” di Valeria Golino
“Il primo re” di Matteo Rovere
“La paranza dei bambini” di Claudio Giovannesi
“Ricordi?” di Valerio Mieli
“Menocchio” di Alberto Fasulo
“Il vizio della speranza” di Edoardo De Angelis
“Santiago, Italia” di Nanni Moretti
Lungometraggi commedie:
“Notti magiche” di Paolo Virzì
“Dieci giorni senza mamma” di Alessandro Genovesi
“Non ci resta che il crimine” di Massimiliano Bruno
“Troppa grazia” di Gianni Zanasi
“Domani è un altro giorno” di Simone Spada
“Ma cosa ci dice il cervello” di Riccardo Milani
“I moschettieri del re” di Giovanni Veronesi
“Momenti di trascurabile felicità” di Daniele Luchetti
“Il grande spirito” di Sergio Rubini
“La prima pietra” di Rolando Ravello
Opere Prime:
“Saremo giovani e bellissimi” di Letizia Lamartire
“Un giorno all’improvviso” di Ciro D’Emilio
“Beate” di Samad Zarmandili
“Sulla mia pelle” di Alessio Cremonini
“Zen sul ghiaccio sottile” di Margherita Ferri
“L’eroe” di Cristiano Anania
“Dafne” di Federico Bondi
“Il campione” di Leonardo D’Agostini
“C’è tempo” di Walter Veltroni
“Bene ma non benissimo” di Francesco Mandelli

Massimo Nardin è Dottore di ricerca in Scienze della comunicazione e organizzazioni complesse, docente universitario presso l'Università LUMSA di Roma e l'Università degli Studi Roma Tre, diplomato in Fotografia allo IED Istituto Europeo di Design di Roma, giornalista pubblicista, critico cinematografico, sceneggiatore e regista. È redattore capo della sezione Cinema della rivista on-line “Il profumo della dolce vita” e membro del comitato di redazione di “Cabiria. Studi di cinema - Ciemme nuova serie”, quadrimestrale del Cinit Cineforum Italiano edito da Il Geko Edizioni (Avegno, GE). È membro della Giuria di “Sorriso diverso”, premio di critica sociale della Mostra del Cinema di Venezia, e del Festival internazionale del film corto “Tulipani di seta nera”. Oltre a numerosi saggi e articoli sul cinema e le nuove tecnologie, ha pubblicato finora tre libri: “Evocare l'inatteso. Lo sguardo trasfigurante nel cinema di Andrej Tarkovskij” (ANCCI, Roma 2002 - Menzione speciale al “Premio Diego Fabbri 2003”), “Il cinema e le Muse. Dalla scrittura al digitale” (Aracne, Roma 2006) e “Il giuda digitale. Il cinema del futuro dalle ceneri del passato” (Carocci, Roma 2008). Ha scritto e diretto diversi cortometraggi ed è autore di due progetti originali per lungometraggio di finzione: “Transilvaniaburg” e “La bambina di Chernobyl”, quest'ultimo scritto assieme a Luca Caprara. “Transilvaniaburg” ha vinto il “Premio internazionale di sceneggiatura Salvatore Quasimodo” (2007) e nel 2010 è stato ammesso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali al contributo per lo sviluppo di progetti di lungometraggio tratti da sceneggiature originali; nell'autunno 2020, il MiBACT ha ammesso “La bambina di Chernobyl” al contributo per la scrittura di opere cinematografiche di lungometraggio.