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Quarto Grado, Antonio Stano: le aggressioni andavano aventi da anni

Gianluigi Nuzzi

“QUARTO GRADO”,

Quarto grado

ANTONIO STANO: LE AGGRESSIONI ANDAVANO AVANTI DA Anni 

Il programma apre approfondendo il drammatico caso di Antonio Stano, il pensionato 66enne di Manduria (in provincia di Taranto), morto il 23 aprile scorso per le violenze stile Arancia meccanica di una baby gang.

La polizia ha fermato otto persone, di cui sei minori: un branco denominato “Comitiva degli Orfanelli”. I reati che la Procura contesta ai fermati sono quelli ditortura e sequestro di persona. Gli inquirenti hanno precisato che le aggressioni andavano avanti da anni. Le indagini intendono smascherare silenzi ed omissioni e stabilire l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti. Il 66enne morto, dopo tre interventi lo scorso 23 aprile, è stato vittima di aggressioni ripetute, in strada e nella sua abitazione. I ragazzi della gang, si erano filmati durante le aggressioni per poi diffonderle sul web. Quegli stessi video ora sono agli atti degli inquirenti ed hanno permesso di individuarne gli autori. Secondo alcune fonti, ci sarebbero state minacce ai componenti della gang per occultare la partecipazione di uno di loro.  Una vicenda agghiacciante che impone una riflessione sui giovani, chi vigila su di loro? Possibile che le violenze andassero avanti da anni e nessuno è intervenuto?

L’approfondimento a cura di Siria Magri torna anche sulla strage di Erba e sulle ultime dichiarazioni di Rosa Bazzi e Olindo Romano. I due, nonostante la condanna all’ergastolo, ribadiscono la propria innocenza. Tesi sostenuta anche da Azouz Marzouk, che il 13 aprile scorso a “Quarto Grado” si è detto convinto che i veri assassini non siano ancora stati presi.

Per le segnalazioni da parte dei telespettatori, sono sempre attivi il centralone e l’account di Facebook Messenger del programma.

Inoltre, prosegue la campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, fil rouge di questa edizione: gli spettatori possono inviare un selfie con l’emblematica “scarpa rossa” sugli account social di “Quarto Grado”.