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A “Quarto Grado” il disegno dell’arma del delitto e il furto dopo l’omicidio (le immagini)

Furto dopo l'omicidio
Furto dopo l’omicidio

A “Quarto Grado” il disegno dell’arma del delitto, un coltello a serramanico e le immagini del furto dopo l’omicidio. Il caso di Noemi Durini continua ad essere al centro della cronaca, le confessioni di Lucio e poi le accuse alla ragazza di voler uccidere i genitori di lui. Su tutto si indaga anche a Quarto Grado, che ha ricostruito le ultime settimane della giovane evidenziando un rapporto d’amore in cui la parola dominante è la gelosia, reciproca tra i ragazzi. «Quarto Grado» – nella puntata di venerd 22 settembre, su Retequattro – ha fornito un aggiornamento sul caso di Noemi Durini, la ragazza di 16 anni di Specchia (Lecce) uccisa lo scorso 3 settembre. Il fidanzato Lucio M., di 17 anni, ha confessato di essere l’autore del delitto.
L’inviato della trasmissione Remo Croci ha riferito che il giovane, durante l’interrogatorio nella Caserma di Specchia in cui ha ammesso le sue responsabilità, ha disegnato l’arma usata per togliere la vita alla ragazza: si tratterebbe di un coltello a serramanico che il ragazzo portava spesso con sé. L’arma avrebbe un bottone che dà lo scatto per l’uscita della lama. Il disegno è stato realizzato su un foglio, poi consegnato agli inquirenti.
Lucio M. ha inoltre spiegato di non ricordare il luogo in cui ha nascosto l’arma, al momento non ancora ritrovata.
Inoltre, si apprende che il reo confesso, sempre nella giornata del 3 settembre, poco dopo le 18.15, avrebbe compiuto un furto in un emporio gestito da cittadini di origini cinesi: avrebbe rubato due penne di tipo laser, del valore complessivo di 3 euro. In allegato due frame delle immagini riprese dalle telecamere all’interno del negozio.