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Recensione:”L’esigenza di unirmi ogni volta con te”, Gerini bollente nel film di Zangardi

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L’ESIGENZA DI UNIRMI OGNI VOLTA CON TE. UNA CLAUDIA GERINI “ BOLLENTE “ NEL NUOVO FILM DI TONINO ZANGARDI

Recensione di Andrea Gentili. Un titolo che è tutto un programma, una irrefrenabile passione, sentimenti ossessivi, umana fragilità, sesso, un tentativo di fuggire dalla realtà per ricostruirsi una vita partendo da un impossibile nuovo punto zero e da una introspezione nelle proprie personalità devastate da esperienze precedenti.
E’ questo il nuovo film di Tonino Zangardi, autore del libro dal quale è tratto e regista della pellicola la cui uscita sugli schermi è prevista per domani 24 settembre: una vita abbastanza normale quella di Giuliana, cassiera in un supermercato e sposata da dieci anni con un uomo tutto dedito al suo lavoro e non abbastanza dedito alla moglie; una vita distrutta quella di Leonardo, poliziotto in attesa di una rapina prevista nel supermercato in cui lavora Giuliana e che con il suo intervento viene sventata salvando peraltro la vita a Giuliana stessa e ad una sua collega.
Nel corso delle indagini per sventare la prevista rapina il poliziotto ha modo di notare, e poi conoscere, Giuliana che non è indifferente a questo amore a prima vista ma inizialmente sotterraneo, una passione sbocciata sul filo che unisce due vite precedenti, monotona l’una e spezzata l’altra – quella di Leonardo – che ha trovato la moglie a letto con suo fratello; una passione senza freni, illimitata, i cui dettagli sono ben descritti dal regista che ha saputo contornare la storia con panorami bellissimi e, soprattutto, con scene di sesso avanzato che riescono però a ben descrivere l’impeto che i due protagonisti sentono in maniera irresistibile e fatale di voler far risorgere nelle loro vite.
Alterne vicende prima di arrivare alla conclusione di una storia che, iniziata come un desiderio di attenzione da parte di Giuliana e continuata con la scoperta di una vera donna da parte di Leonardo, porterà i due a scegliere in maniera drammatica il prosieguo impossibile della loro vita in comune.
Una donna semplice, una storia verosimile ambientata in una deliziosa cittadina pugliese, Tricase, che offre, quest’ultima, un terzo protagonista nella delicata ed appassionante vicenda: l’ambiente, il mare, i panorami, i campi coltivati e violati da un inutile tentativo di fuga.
Molto bella la Gerini che riesce a far vivere allo spettatore una serie di emozioni che vanno dalla compassione per la sua vita inutile fino a quando non incontra Leonardo, alle scene di sesso, esplicite, che riescono da sole a fornire allo spettatore la misura della passione che travolge Giuliana e Leonardo; splendida interpretazione quella di Bocci nelle vesti del poliziotto travolto dal desiderio di Giuliana, donna semplice e sensibile che la vicenda narrata trasformerà in un meccanico automa.
Scelte estreme da compiere si addensano nel cielo dei due che irresistibilmente e reciprocamente attratti saranno costretti, pur di restare insieme, a rispondere ad una domanda drammatica: fino a che punto ci si può spingere pur di vivere liberamente il proprio amore?
Applausi da parte del pubblico all’intero cast intervenuto alla prima al cinema Adriano di Roma: una Gerini splendida in uno splendido abito rosso fuoco ( la passione ? ) ed un insolito e simpatico Marco Bocci hanno simpaticamente introdotto il film insieme al regista sdrammatizzandone in un primo momento le vicende ma esattamente introducendone la attraente storia.