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“Romeo e Giulietta. Ama e cambia il mondo” al Gran Teatro di Roma

Il musical Romeo & Giulietta – ama e cambia il mondo, presentato da David Zard, è tornato al Gran Teatro di Roma per le due date del 17 e 18 ottobre 2015.
Scritto e musicato nella versione originale francese da Gerard Presgurvic, adattato in italiano da Vincenzo Incenzo e in scena dal 2013 in Italia e presto anche all’estero.
Una scenografia spettacolare creata di volta in volta dalla fortissima interazione tra video proiezioni, luci e pedane attorno al quale hanno vita le grandiose coreografie di Veronica Peparini. Sul palco cinque schermi/pareti mobili che permettono la proiezione di immagini di trenta metri per dieci metri di altezza.
Un cast di giovani professionisti dal curriculum già di tutto rispetto e di incredibile talento.
Ad ogni canzone il tempo sembra rallentarsi per lasciare spazio alle emozioni.
Le musiche entrano fin da subito nella testa e lì ci rimangono a lungo.
Un musical assolutamente spettacolare ed emozionante, in grado di commuovere i cuori più teneri e di intenerire anche quelli più duri.
La storia d’amore più famosa del mondo: Romeo e Giulietta.
La regia, attenta e magistrale, è quella di Giuliano Peparini.
Il principe (Leonardo Di Minno), emblema del potere e della giustizia, apre il musical dando il benvenuto a Verona e racchiudendo in poche frasi tutta la storia.
Due giovani amanti, la città di Verona, due famiglie in perenne lotta tra di loro, una storia di amicizia, gelosia e follia.
Romeo (Federico Marignetti) e Giulietta (Giulia Luzi): basta uno sguardo per farli innamorare.
Avviene al ballo in casa Capuleti: nasce lì l’amore e con lui inizia anche la tragedia.
Fondamentale l’amicizia con Benvolio (Riccardo Maccaferri) e il folle Mercuzio (Luca Giacomelli Ferrarini) compagni di Romeo nei tormenti e nell’estasi dell’amore, nel divertimento delle feste e nella brutalità del duello.
Un duello che investe anche le donne delle due famiglie, lady Capuleti (Barbara Cola) e Lady Montecchi (Roberta Facciani) che si combattono con “l’odio”.
Tra la violenza e il rancore resta ancora un po’ di spazio per l’amore, non solo quello passionale degli amanti, ma quello tenero e viscerale di un padre, il conte Capuleti (Luca Maggiore), per la figlia Giuletta.
Ma la follia e la gelosia fanno da padroni: Tebaldo (Gianluca Merolli), cugino di Giulietta e di lei innamorato, sarà insieme colpevole e vittima a causa proprio della follia.
Fondamentali poi le figure della nutrice (Silvia Querci) e di frate Lorenzo (Giò Tortorelli), unici veri complici dei due innamorati, ma purtroppo impotenti difronte alla tragedia che si consuma.
Uno spettacolo che commuove, che a volte fa anche sorridere, che spesso lascia a bocca aperta.
Una tragedia del XVI secolo, ma adatta ad ogni generazione: del resto gli uomini non hanno mai smesso di amare.