Home Musica Sanremo 2018, il festival “maschilista” afferma Grazia Di Michele

Sanremo 2018, il festival “maschilista” afferma Grazia Di Michele

Dichiarazione di Grazia Di Michele sulla scelta della direzione artistica Sanremo 2018

Grazia Di Michele
Grazia Di Michele

“Il ranuncolo indossato dai cantanti di Sanremo è solo una foglia di fico che serve a nascondere il maschilismo evidente nella scelta delle canzoni. Non solo c’è una drammatica assenza di donne tra le interpreti in gara, ma neppure a livello autoriale è stato rispettato il contributo delle donne, che si ritrovano a cantare brani scritti da uomini, a farsi interpreti di sentimenti filtrati da una sensibilità maschile. Non solo fiori, la prossima volta, ma opere di bene”.

Grazia Di Michele commenta così la scelta della direzione artistica che non ha favorito la presenza di donne e di scrittura femminile al Festival di Sanremo. Intervistata da Caterina Balivo durante la trasmissione di Rai Due “Detto fatto”, la cantautrice ha fatto notare l’assenza di uno spirito femminile nelle produzioni artistiche selezionale. “Eppure – continua Grazia Di Michele – da venti anni insegno in Accademie, Conservatori, conduco Master class di scrittura, produco giovani talenti e ho incontrato centinaia di ragazze e di donne che scrivono meravigliosamente. Come questo patrimonio non venga rappresentato a Sanremo resta un mistero“.

Grazia Di Michele è stata una pioniera della scrittura femminile nel cantautorato italiano, e oggi – all’attività di cantautrice di successo – affianca quella di insegnante di canto e scrittura e di produttrice di giovani talenti.

Il suo nuovo disco “Folli voli” è un viaggio tra le musiche del mondo, scritte da altri cantautori e cantautrici come Damier Rice, Glen Hansard, Markéta Irglová, Ronan Keating, Adriana Calcanhotto, Noa, Marta Gómez, Idan Raichel, Manuel Argudin, Cesaria Evora.