Home Arte Spazio Dicò: l’opera d’arte è lo spazio stesso, atmosfere newyorkesi a Roma

Spazio Dicò: l’opera d’arte è lo spazio stesso, atmosfere newyorkesi a Roma

Spazio Dicò

Spazio DicòLO SPAZIO E’ VITA: Lo Spazio Dicò non è solo un nuovo studio, un nuovo atelier, un nuovo laboratorio, quanto piuttosto di una vera e propria opera d’arte in sé e per sé,  il suo spazio è esso stesso un’opera d’arte.

Inaugurato a giugno il nuovo spazio DICO’ a Piazza de’ Ricci, nel cuore di Roma,  si pone come una novità nel novero delle creazioni dell’artista romano noto per le combustioni.

Partendo dall’idea newyorkese di factory, DICO’ va oltre per realizzare uno spazio-esposizione-casa- laboratorio che è di per sé un’esperienza emotiva e dirompente per chi ne varca la soglia. Un po’  Antro dello stregone e un po’ una Wunderkammer seicentesca, la camera delle meraviglie, dove lo stupore, l’ammirazione e il tremore si fondono e si uniscono senza poi poter più distinguere l’uno dall’altro.
Lo spazio architettonico non è lineare, si apre con un grande salone e si ha l’impressione di trovarsi in una bella galleria d’arte new concept piena di opere neo-pop, il Joker, le Marilyn, il Popeye, le grandi bandiere americane, e il meglio delle altre opere di DICO’, ma poi in fondo alla sala lo spazio non finisce, si gira a sinistra e ci si immette in un buio corridoio illuminato dal basso che potrebbe portare a una spa, a una sala benessere, e invece si sbuca in un disimpegno dal soffitto luminoso in cui di sguincio si intravedono un angolo cucina e un bagno, tanto che verrebbe voglia di sedersi e chiacchierare un po’ col padrone di casa davanti a un buon caffè, ma poi si prosegue e si entra in un’altra sala che ha un che di museale, pareti scure, quadri sospesi alle pareti, capolavori eterni dell’arte rivisitati e rielaborati da DICO’ con le sue combustioni: la notte stellata di Van Gogh, la Ragazza col turbante di Vermeer, il Napoleone di J.L.David. Ancora più avanti ci si intromette in un’altra sala da cui in alto a sinistra filtra la luce esterna tramite antichi finestroni mentre a destra sbalzano fuori i neon rossi da un enorme Colosseo di DICO’” che ci dice come nelle sue opere il passato sia sempre fagocitato nel presente e proiettato nel futuro. Proseguiamo ancora e ci troviamo in un’altra sala sormontata da un modernissimo soppalco; teatro, immaginiamo, di creazioni divine, dove arte e vita si fondono in un abbraccio dionisiaco ed ecco che allora il cerchio si chiude. Arte e Vita non hanno più confini divisori, è un’unica entità fatta di quadri, di artisti, di grandi opere, di belle donne, di cibo, di risate, di amici, di allievi, di giovani, di musica, di luce, di romanità, di America, di Francia, di Spagna, di Inghilterra, di Olanda, di Canada, di Africa…. di Mondo.
Non è una galleria, non è un laboratorio, non è un atelier, non è una casa…Signori questo è lo Spazio DICO’!
Lamberto Petrecca

 Enrico Di Nicolantonio in arte Dicò:  Artista fra i più originali del panorama italiano e internazionale, uno degli interpreti più innovativi del Neo- Pop è senz’altro Enrico Di Nicolantonio in arte DICO’. Fondamentale nel suo percorso artistico è stato l’incontro con la Galleria Ca’ d’Oro, curata da Lamberto Petrecca che oggi è anche il suo curatore personale. É con questa galleria che l’artista partecipa nel 2012 alla grande mostra collettiva “Omaggio a Marilyn” presentata a Roma e a Miami, in occasione del cinquantesimo anniversario della scomparsa della diva. La collaborazione prosegue e nel 2013 DICO’ partecipa alla grande collettiva “Omaggio a Verdi” nel Bicentenario della nascita del grande compositore. In seguito, l’artista ha esposto anche all’Ambasciata italiana a Montecarlo, in occasione de ‘ mese della Cultura”, al MACRO Testaccio, al Museo Crocetti e al Museo d’Arte Contemporanea MDM di Porto Cervo. Fino ad arrivare a presentare la grande mostra antologica “Combustioni” a Roma al Complesso del Vittoriano.