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Spectre 007, l’attesa è finita, dal 5 novembre al cinema. Recensione

Spectre
spectre 007, James Bond, Monica Bellucci
spectre 007, James Bond, Monica Bellucci

L’attesa è terminata, domani 5 novembre SPECTRE 007 arriva nelle sale italiane, preceduto da un notevole battage pubblicitario che ha interessato anche la città di Roma ed alcune vie del centro storico bloccate per le riprese di un furioso inseguimento tra un’altra auto speciale di 007 ( la sesta, una DB10 appositamente costruita da Aston Martin in grado di raggiungere i 305 km/ora ) e quella del suo nemico, giunge in Italia, a partire dal 5 novembre prossimo, il ventiquattresimo film della serie James Bond.
Un film del costo di trecento milioni di dollari che, visto da diverse angolazioni, offre varie possibilità di critica: la lotta epica tra Bond e la organizzazione che lo oppone non ha nulla da invidiare a quelle che si sono già verificate nelle precedenti puntate delle quali ricalca pedissequamente i chliché, ma le ambientazioni questa volta appaiono più spettacolari anche perché le scene della pellicola usufruiscono a larghe mani della tecnica elettronica che permette di far vivere allo spettatore sensazioni ed emozioni di gran lunga più ardite.
Si discuterà certamente se il film, in se stesso, sia all’altezza delle precedenti “ puntate “: a nostro parere il pubblico si sta abituando, dopo cinquant’anni di repliche, alle esibizioni dell’agente segreto con licenza di uccidere; qui Daniel Craig, alla sua quarta edizione di 007, ritorna per evidenziare alcune sue caratteristiche che il precedente Skyfall ( da non dimenticare che ha incassato 1,1 bilioni di dollari ) non aveva abbastanza posto in rilevo e, quindi, Spectre non appare altro che un tentativo di migliorare la pellicola precedente vuoi sotto l’aspetto della spettacolarità che sotto quello della determinazione delle sue azioni, in sostanza una sorta di tentativo di legittimazione del personaggio Bond.
Spectre, Aston martinStavolta la storia è ambientata, proprio per la natura intraprendente di 007, in varie parti del mondo a partire da Città del Messico ( epica la scena girata durante la festa dei morti, festa che effettivamente si celebra il due novembre di ogni anno ) e per toccare anche la capitale italiana dove James incontrerà la vedova di un noto criminale ( Lucia Sciarra, interpretata da una Monica Bellucci enigmatica ed imbruttita per l’occasione in quanto di ritorno dal funerale del suo compagno ).
Perché è stata scelta Roma per alcune scene? Perché l’ambientazione necessariamente cupa di alcune di esse veniva sicuramente favorita dalle locations, scelte, appunto, tra alcune di epoca fascista in grado, solo loro, di rendere l‘atmosfera proprio sinistra come si addiceva a tale ambientazione.
Non poteva mancare, infine, qualche scena girata nel cuore dell’M16, a Londra, anche perché nell’ottica di costituire questo film come il “ seguito elaborato “ di Skyfall, la capitale inglese rappresentava la giusta locations, anche se vista ed interpretata in maniera più fresca e più innovativa.
Un film tecnicamente difficile da realizzare questo “ Spectre “ ( che prende il nome da quello dell’omonima organizzazione che Bond è chiamato a smantellare ), con un risultato “ speciale “ e con musiche “ speciali “ quali la colonna sonora costituita dalla celebre “ Writing’s On the Wall “ magistralmente interpretata dalla splendida Sam Smith; un successo a parte quello del brano musicale, che si aggiunge a quello del film destinati entrambi a fare cassetta particolarmente tra i giovani ai quali, se inferiori ai tredici anni la visione non è consentita in quanto dovrebbero assistere scene di azione e di violenza disturbanti sia per la loro sensualità che per il linguaggio utilizzato.
La storia del film si sviluppa, più o meno secondo quanto verificatosi nelle precedente edizioni. su due filoni: una la lotta all’ “organizzazione “ che vorrebbe centralizzare i controlli dei vari servizi segreti e l’altra la lotta che Bond sostiene con i suoi “ colleghi “ intenzionati a metterlo da parte; automobili, toni, abiti richiamano quelli delle precedenti pellicole, le location sono diverse e sotto certi aspetti più spettacolari ma le ambientazioni, per esempio quella sulla neve in Austria, non costituiscono una novità in quanto già sei precedenti avventure di Bond avevano per oggetto ambientazioni nevose e soltanto la spettacolarità dell’utilizzo di aerei nell’inseguimento nella foresta rappresenta una novità dai toni forse un tantino esagerati, come pure appare esagerata la scena dell’esplosione del fabbricato a Città del Messico dalle cui macerie Bondi si salva cadendo, dall’ultimo piano, a sedere su un divano che, guarda caso, stava lì sotto ad aspettarlo.
Bravi tutti gli interpreti: da Christoph Waltz a Léa Seydoux e Ben Wishaw, Naomie Harris, Dave Bautista, oltre che a Ralph Fiennes nel ruolo di “ M “; il ruolo della nostra Bellucci è caratterizzato da una profonda sfiducia che la colpisce al cospetto di Bond del quale inizialmente non si fida, ma il feeling che si instaura tra i due è tale da evindenziare il “ potere delle donne “ da lei ampiamente sfoderato per giungere addirittura a fidarsi di lui, che la salva da una situazione alquanto imbarazzante e con la quale la sigla del patto di amicizia avviene alla maniera utilizzata da Bond per le sue numerose conquiste femminili.
Uno sguardo alla scenografia, del Premio Oscar Dennis Gassner, incredibilmente creativa e che utilizza colori, luci, architetture assolutamente adeguate alle variegate situazioni: per la parata del “ Giorno dei Morti “ a Città del Messico ha utilizzato diversi carri allegorici, uno dei quali alto undici metri ed un altro, rappresentante un cappello, del diametro di dieci metri; tunnel in cemento armato, alberghi, ambientazioni in studio appositamente realizzate legano perfettamente con il film; una curiosità, una scena chiave ambientata a Roma è stata girata negli studi cinematografici di Pinewood modellandola sugli interni della Reggia di Caserta, mentre l’ambientazione a Tangeri, altra bellissima locations tra quelle scelte, ha ben raggiunto lo scopo di esprimere la particolare romanticità’ di alcune scene.
La regia di Sam Mendes appare assai sensazionale se paragonata alla ampia portata del film ed alla necessità di rimanere aderente alle precedenti linee guida dettate dalle pellicole che lo hanno preceduto “ Spectre “ed è tutta tesa a far si che il film seguisse in modo serrato il precedente Skyfall.
Insomma, un film, prodotto da EON di Roberta Broccoli, tutto da vedere e tutto da…..criticare che uscirà sugli schermi italiani a partire dal prossimo 5 novembre e, negli Stati Uniti dal successivo 6 nvembre mentre già dal 26 ottobre la pellicola è in circolazione nel Regno Unito.

di Andrea Gentili