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Striscia: torna a grande richiesta il “Paninaro” del Drive In

STASERA A STRISCIA LA NOTIZIA
IL GRANDE RITORNO DEL “PANINARO” DEL DRIVE IN

A grande richiesta, Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35) stasera riporta in televisione il “Paninaro” del Drive In, interpretato da Enzo Braschi.

In seguito all’annuncio della chiusura (dopo 41 anni) del fast food di piazza San Babila a Milano, storico punto d’incontro della tribù dei Paninari, sono settimane che su giornali e siti si cita il personaggio-parodia interpretato da Enzo Braschi, reso celebre da Drive In, lo show satirico di Antonio Ricci in onda su Italia 1 dal 1983 al 1988. Anche se, in realtà, il punto di ritrovo dove nacquero i Paninari non era il McDonald’s chiuso qualche giorno fa, ma il Bar al Panino, situato poco distante, da cui presero appunto il nome.

«Una sera alle due di notte – racconta Braschi – mi chiamò Ricci: “Ho visto degli sfigati con la giacca da sci e scarpe quasi ortopediche, lavoriamoci sopra”».

Braschi si infiltrò tra i Paninari e così nacque uno dei personaggi simbolo degli anni 80.

Spiega Antonio Ricci: «I paninari avevano già un loro gergo: sfitinzia, truzzi, tamarri.  Ma con Braschi lo arricchimmo prendendo espressioni dal “droghese”, tipo: fuori di melone, mi acchiappa un casino, spararsi un… (quelli si sparavano in vena altro che un panino). Impiegammo anche forme mistificate dell’inglese – arrapescion, inchiappettescion ecc. ecc. – mentre dal linguaggio giovanile dei primi anni 70 rispolverammo cuccare. Gallo ci servì invece per indicare il paninaro doc: il piuminazzo Moncler è infatti griffato con il gallo. Insomma, il paninarese fu elaborato a tavolino e per un certo periodo tanto influenzò il linguaggio giovanile. Il risultato fu che il povero Braschi veniva inseguito per essere picchiato un po’ da tutti: dai paninari perché li prendeva in giro, e pure dai metallari, i nemici dei paninari, che lo ritenevano un paninaro. Tra l’altro Braschi non ha mai mangiato un panino in vita sua: era un pastasciuttaro integralista».