Home Cinema Suicide Squad – tanto divertimento, ma nessuna svolta.

Suicide Squad – tanto divertimento, ma nessuna svolta.

unnamedUn gruppo di sociopatici avvezzi a crimini di ogni sorta, detenuti in stato di massima sicurezza, vengono assoldati dal governo americano per far fronte alla dilagante crisi terroristica e alle svariate minacce che incombono su Gotham e sull’intero pianeta. In cambio, i prigionieri riceveranno un consistente sconto di pena, e per controllare le mosse della “squadra suicida”, il governo e le forze armate installano sul collo dei membri una bomba pronta ad ucciderli nel caso in cui trasgrediscano alle regole. I nostri personaggi dovranno vedersela però con il mastodontico esercito di una strega (Incantatrice), pronta a mettere in pericolo il destino del mondo.

L’attesissimo Suicide Squad è finalmente approdato nei cinema italiani! Ieri, 13 agosto, le sale sono state letteralmente invase dai fan del cinema a fumetti, per quello che è sicuramente uno dei grandi eventi del genere cinecomic. Il botteghino di sabato parla di più di 1 milione di euro di incasso.

Dopo il buon war-movie Fury, a dirigere il nuovo prodotto della DC Comics c’è David Ayer. La pellicola parte subito forte, i personaggi vengono introdotti con potenza ed è subito chiaro che l’atmosfera sarà quella del cinema divertente e galvanizzante tipico del genere. Certo è che, intrattenimento a parte, Suicide Squad ha non poche lacune a suo carico. Un po’ come in Batman vs Superman- Dawn of Justice di Zack Snyder, tutto sembra prendere forma solo grazie agli effetti speciali, e in diverse sequenze pare di assistere ad uno spettacolo parossistico, con vortici energetici fantasmagorici, una fotografia pomposa sempre tendente a cromature giallo-viola e un caotico uso di didascalie autobiografiche. Ma a differenza dell’ultimo “giocattolone” di Snyder, dove tutto era ineluttabilmente alla stregua del digitale, Ayer dimostra invece di essere un buon mestierante nelle sequenze più dialogate dove riesce a venire fuori sia il lato tecnico che umoristico del regista, eccedendo solo nelle scene d’azione con un uso invadente del rallenty o al contrario della velocizzazione.

Tra le note più interessanti e meno stonate, sta sicuramente la buona scrittura e la conseguente costruzione dei personaggi. Tutti sicuramente sopra le righe ma funzionali al racconto. Tra i numerosi caratteristici spicca sicuramente Deadshot (Will Smith), tanto folle quanto sentimentale; la meravigliosa Harley Quinn ( Margot Robbie, che sembra quasi un moderno drugo al femminile ed infine il Joker ( Jared Leto), che si rifà in maniera esasperata e delirante a quello di Ledger. Da non sottovalutare, anche il personaggio di Katana, la donna samurai che porta l’etica orientale nella lama della sua spada.

Buonissima, poi, (forse il lato migliore del film) la selezione delle musiche: si passa dai Black Sabbath, poi per Eminem e The White Stripes fino ad arrivare ai Queen. Suicide Squad è in conclusione un film che va visto per quello che è: puro intrattenimento. I  suoi 130 minuti sono giusti e fondamentalmente godibili. Merita un’occasione.

Luca Di Dio