Home Arte Tango. Historias de Astor, un doveroso e caldo omaggio a Piazzolla

Tango. Historias de Astor, un doveroso e caldo omaggio a Piazzolla

E’ del tutto evidente, nel titolo, che trattandosi di tango, Astor non può che essere Astor Piazzolla il musicista e compositore argentino ma di origine italiana che rivoluzionò l’arte e la musica del tango, che è un genere musicale e un ballo insieme, un tempo binario, originario della regione del Rio della Plata che molti emigrati italiani contribuirono a diffondere prima come espressione popolare e artistica  comprendente musica, danza, testo e canzone. .

Fu proprio Piazzola a modificare ed ampliare completamente il genere fino al periodo che gravita intorno agli anni dal 1910 al 1915 consentendone l’uso dal genere popolare in cui prima era stato relegato per portarlo agli attuali livelli; dal 1980 è diffuso in tutto il mondo.

Quanto sopra, in estrema sintesi, l’oggetto di una affollata conferenza stampa alla quale erano presenti anche Paolo Baratta Presidente accademia Filarmonica Romana e Lucia Bocchi Montefoschi Direttore Artsitico del teatro Olimpico, che la coppia di tangheros attualmente tra le più famose, quella, affiatatissima ed elegante formata da Miguel Zotto e da Daiana Guspero che hanno descritto la sintesi dello spettacolo che andrà in scena al teatro Olimpico di Roma dal 18 al 21 maggio 2023 per omaggiare la leggenda vivente della musica mondiale e nel corso del quale la voce registrata di Astor Piazzolla racconterà le sue origini pugliesi, il suo carattere ruvido ma sincero, la sua prestigiosa opera di diffusione della musica in genere oltre che del nuovo tango da lui praticamente costruito.

Il “nuevo tango” di Piazzolla si differenzia dal tango tradizionale perché incorpora elementi presi dalla musica jazz e fa uso di dissonanze e altri elementi musicali innovativi; Piazzolla ha inoltre introdotto, a partire dal “Conjunto Electronico”, l’uso di strumenti che non venivano utilizzati nel tango tradizionale, come l’organo hammond, il flauto, la marimba, il basso elettrico, la batteria, le percussioni, la chitarra elettrica ha incrementato ed esaltato l’uso del bandoneon, il tipico strumento da tango..

Lo spettacolo che andrà in scena all’Olimpico, scritto, coreografato e diretto oltre che, ovviamente, danzato da Miguel Zotto ( il cui cognome originario è Zotta ) è sostanzialmente la storia del celebre tanghero e del suo rapporto con Piazzolla il quale ebbe a definirlo come “ il futuro del tango “; ha rivelato Zotto che “ ..ogni tanghero interpreta il tango secondo le sue abitudini, che si riflettono nel suo modo di ballare; nessuna coppia è uguale ad un’altra, ma la base della coppia è l’abbraccio”; non mancherà un caloroso omaggio a Milva.

L’affascinante esibizione sul palcoscenico dell’Olimpico vedrà impegnati, oltre alla coppia Zotto e Guspero, altre quattro coppie di ballerini della Compagnia Tango X2 ed alcuni elementi della Zotto Tango Academy di Milano ai quali si aggiungono i cantanti Jessica Loriusso e Carlos Habiague; la musica sarà eseguita dall’orchestra Tango Sonos.

Al tradizionale ed immancabile bandoneon si affiancheranno un pianoforte, un contrabbasso ed un violino che eseguiranno dal vivo brani del grande Piazzola tra i quali vale la pena di menzionare Trunfal, Libertango, Milonga del Angel a Quejas ed il commovente Adios Nonino scritta al momento della morte del padre del compositore.

Zotto ha rivelato che il sogno della sua vita è attualmente quello di poter realizzare un film sulla sua vita e su quella della sua bellissima moglie Daina Gaspero compagna nella vita che gli ha dato due figli e che lo accompagna  anche nelle esibizioni.