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“Torneremo ancora”, il video del brano inedito di Franco Battiato, un inno alla purificazione dell’anima

"Torneremo ancora" di Franco Battiato“Torneremo ancora”, il video del brano inedito di Franco Battiato, un inno alla purificazione dell’anima

Il video inizia con l’acqua, elemento dal quale tutti proveniamo e che, come in qualsiasi processo che mira alla ricerca della luce, attraversa zone impervie, la materia, le nebbie. Si conclude, invece, con il movimento ciclico di un derviscio, omaggio iconografico a Battiato, gesto inteso a rimettere in moto il tutto, finché non avremo raggiunto la liberazione.

Il testo di Battiato, così come il video di La Spada, rimandano ai quattro elementi fondamentali: Acqua, Terra, Aria e Fuoco. Di evidente ispirazione filosofica e religiosa, Battiato ci ricorda che tutto si trasforma, e che “torneremo ancora”, fino a quando non avremo trovato la nostra libertà. Sembra sposare la filosofia buddista secondo cui ci reincarneremo ancora e ancora fino a quando non avremo raggiunto la Buddità, la purificazione dello spirito arriverà e l’anima sarà finalmente libera. In un mondo materialista, l’invito di Battiato sembra essere anche un modo per dire (o per ricordarci) che nulla finisce davvero. Sempre proiettato in avanti, Battiato riesce con i suoi versi delicati ad alleggerire il peso della vita, portandolo ad una dimensione spirituale e leggera, impalpabile come il suono della musica, eppure parole e musica così penetranti da far entrare quasi in uno stato di meditazione.

Di seguito il testo Torneremo Ancora

Un suono discende da molto lontano
assenza di tempo e di spazio
nulla si crea, tutto si trasforma
la luce sta nell’essere luminoso
irraggia il cosmo intero
cittadini del mondo cercano una terra senza confine
la vita non finisce e come sonno il sonno
la nascita è come il risveglio
finchè non saremo liberi
torneremo ancora
ancora
e ancora

Lo sai
che il sogno è realtà
e un mondo inviolato
ci aspetta da sempre
i migranti di Ganden
in corpi di luce
su pianeti invisibili

Molte sono le vie
ma una sola
quella che conduce alla verità
finchè noi saremo liberi
torneremo ancora
ancora
e ancora

Torneremo ancoraGirato nella terra di Battiato, La Spada ha optato per due location che potessero restituire maggiormente il senso dell’impermanenza, ma anche della rigenerazione: una di queste è l’Etna con il suo comprensorio, dove Battiato ha scelto di vivere, l’altra l’Argimusco, luogo a lui caro e unico nel suo genere per la densità spirituale, perfetto per un momento di contemplazione. Il videoclip vede la partecipazione dell’attrice siciliana Margareth Madè.

“Per me è un grande onore avere avuto la possibilità di lavorare a questo progetto, ma anche una grande responsabilità” racconta La Spada “L’idea iniziale è stata quella di collocare un cammino metaforico in una ‘dimensione sospesa’, scevra da tutto quello che è stato creato dall’uomo, dove spazio e tempo si annullano. In questa dimensione ho ‘collocato’ un cammino di persone che visto dall’alto evidenzia quanto gli esseri umani siano piccoli e uguali agli altri esseri del creato, un cammino in cui la Natura funziona da ‘specchio’ e ci restituisce ispirazioni e intuizioni utili alla nostra evoluzione.”

“Una scena per me importante” prosegue La Spada ”è stata quella finale delle persone in preghiera, un momento toccante anche per le novanta comparse, che hanno vissuto l’istante con grande profondità. Rappresenta l’auspicio di un uomo nuovo, un uomo che perso l’ego sarà in grado di integrarsi davvero con la Natura, le cui forme anche le più piccole e insignificanti sono tutte in relazione, in un intreccio caro al maestro, la correlazione quantistica”

Nelle parole di Juri Camisasca, co-autore dell’inedito ‘Torneremo ancora’: “Il brano nasce dalla consapevolezza che tutti noi siamo esseri spirituali in cammino verso la liberazione. La trasmigrazione delle anime in transito verso la purificazione è l’idea di base che ispira questa canzone. I migranti di Ganden sono qui chiamati a rappresentare il percorso delle anime al termine della vita terrena e le vicissitudini che questa nostra esistenza comporta. Nel contesto del brano, la migrazione non va interpretata nell’ottica delle problematiche politiche. Migrante è ogni essere senziente chiamato a spostare la propria attenzione verso Cieli Nuovi e Terre Nuove, piani spirituali che sono dimore di molteplici stati di coscienza e che ogni essere raggiunge in base al proprio grado di evoluzione interiore”.

Artista interdisciplinare, La Spada volge la sua ricerca al rapporto Uomo-Natura, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico alle problematiche ambientali. Ha collaborato con artisti internazionali del calibro di Ryuichi Sakamoto e Fennesz.