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Tra un mese il MIA: quando l’emergenza si fa lungimiranza

Evento fondamentale dell’intero sistema cine-audiovisivo italiano, il MIA|MERCATO INTERNAZIONALE AUDIOVISIVO continua a portare avanti la propria attività a sostegno della ripartenza del settore.
Proprio allo scopo di favorire nuove opportunità di finanziamento e di circolazione di prodotto audiovisivo, il Mercato ha messo a disposizione dei progetti del Venice Gap-Financing Market del Venice Production Bridge una finestra digitale e innovativa, grazie alla nuova piattaforma MIA DIGITAL.

La sesta edizione del MIA si svolgerà, infatti, dal 14 al 18 ottobre 2020 a Roma fisicamente e anche online.

La manifestazione, che rientra tra i primi eventi di mercato ‘misto’ dell’era post-Covid, si presenterà all’industria globale in una forma potenziata e rinnovata. Per anticipare i modelli di business e le sfide del prossimo futuro, il programma 2020 prevede una serie di attività sempre più profilate ed efficienti, organizzate in modo integrato tra i due ambienti del MIA: nei consueti spazi di Palazzo Barberini, pronti per accogliere nuovamente l’industria in sicurezza, e sulla piattaforma MIA DIGITAL, fondamentale strumento a potenziamento dell’esperienza di mercato.
Il format del MIA 2020 è concepito per rispondere non solo alle nuove esigenze sanitarie, ma soprattutto alle necessità dell’industria audiovisiva in rapido mutamento, che vede una progressiva digitalizzazione dei processi, certo ancor più amplificata dalle conseguenze del lockdown e dalla cancellazione di buona parte degli eventi di mercato nazionali e internazionali.


Nato dalla consolidata joint venture e dall’impegno congiunto tra ANICA e APA, il MIA rappresenta quest’anno un appuntamento imperdibile a servizio dell’industria, grazie al rinnovato supporto da parte di tutte le istituzioni e le realtà coinvolte nel settore.

Tra queste, confermano con forza il proprio sostegno il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con l’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’Internazionalizzazione delle imprese italiane, che accompagnano il MIA sin dal primo anno e sempre più svolgono un ruolo fondamentale per l’internazionalizzazione delle imprese del comparto audiovisivo in generale, in quanto asset strategico in grado di favorire la ripresa del paese.

Tra le collaborazioni che hanno segnato la storia del Mercato, si rinnova anche quella con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, che offre il proprio sostegno ad un’edizione 2020 totalmente rinnovata, sia nel format sia negli ambienti (digitale e fisici).

Tra i partner del MIA, il Programma Europa Creativa – MEDIA, che riconosce nel Mercato uno degli eventi cardine del panorama europeo per la circolazione transnazionale delle produzioni della UE, veicolate attraverso i sales agents internazionali, oltre a favorire il networking su nuovi progetti produttivi internazionali per il cinema e la televisione.

Conferma il proprio supporto anche il Ministero dello Sviluppo Economico, che, in particolare quest’anno, compie insieme con il MIA un ulteriore passo in avanti, promuovendo, in sinergia con l’ICE e con il MAECI, un duplice percorso a sostegno dello sviluppo economico del comparto: da un lato, con il progetto Piano Export Sud – PES2, intende favorire l’accesso delle aziende audiovisive del Sud Italia al mercato internazionale, promuovendone la capacità creativa e produttiva ed evidenziandone il valore e le ricadute positive sul territorio; dall’altro lato, vuole rispondere alle crescenti necessità dell’industria audiovisiva in rapido mutamento, appoggiando il percorso digitale del MIA e il suo programma dedicato alle industrie innovative, alle start up e alle nuove generazioni di imprenditori italiani.

In questa direzione, innovativa e tecnologica, va anche il sostegno, rinnovato e confermato, della Regione Lazio, che, in linea con il passato, apre una finestra all’interno del MIA per le imprese della regione, favorendo l’accesso al mercato di giovani talenti.

Confermano la collaborazione anche UniCredit, che sostiene con ancora più forza il mercato e i suoi contenuti; Apulia Film Commission; Fondazione Cinema per Roma; Eurimages; per questa edizione, MIA si avvale ancora una volta del contributo del Comitato Editoriale – un tavolo di ragionamento, aperto a tutte le associazioni di categoria: Associazioni Audiovisive Italiane – 100autori, AGICI, ANICA, APA, Cartoon it, CNA, Italian Film Commission, Doc/it, LARA, UNEFA.
 
Il MIA continua a muoversi come organismo sistemico, il cui approccio collaborativo con altre realtà del territorio ha permesso alla manifestazione di consolidare il proprio format negli anni: dalla prima edizione il Mercato, infatti, è cresciuto di quasi il doppio in termini di presenze e numero di contenuti presentati (+84% dal 2015), dal 2017 gli operatori registrati sono aumentati del 35%, dal 2018 del 20%. Nell’edizione 2019 sono state 2.600 le presenze a Palazzo Barberini in 4 giorni di mercato, tra panel, screenings, pitching forums e content showcase, di cui il 44% internazionali.

 

Massimo Nardin è Dottore di ricerca in Scienze della comunicazione e organizzazioni complesse, docente universitario presso l'Università LUMSA di Roma e l'Università degli Studi Roma Tre, diplomato in Fotografia allo IED Istituto Europeo di Design di Roma, giornalista pubblicista, critico cinematografico, sceneggiatore e regista. È redattore capo della sezione Cinema della rivista on-line “Il profumo della dolce vita” e membro del comitato di redazione di “Cabiria. Studi di cinema - Ciemme nuova serie”, quadrimestrale del Cinit Cineforum Italiano edito da Il Geko Edizioni (Avegno, GE). È membro della Giuria di “Sorriso diverso”, premio di critica sociale della Mostra del Cinema di Venezia, e del Festival internazionale del film corto “Tulipani di seta nera”. Oltre a numerosi saggi e articoli sul cinema e le nuove tecnologie, ha pubblicato finora tre libri: “Evocare l'inatteso. Lo sguardo trasfigurante nel cinema di Andrej Tarkovskij” (ANCCI, Roma 2002 - Menzione speciale al “Premio Diego Fabbri 2003”), “Il cinema e le Muse. Dalla scrittura al digitale” (Aracne, Roma 2006) e “Il giuda digitale. Il cinema del futuro dalle ceneri del passato” (Carocci, Roma 2008). Ha scritto e diretto diversi cortometraggi ed è autore di due progetti originali per lungometraggio di finzione: “Transilvaniaburg” e “La bambina di Chernobyl”, quest'ultimo scritto assieme a Luca Caprara. “Transilvaniaburg” ha vinto il “Premio internazionale di sceneggiatura Salvatore Quasimodo” (2007) e nel 2010 è stato ammesso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali al contributo per lo sviluppo di progetti di lungometraggio tratti da sceneggiature originali; nell'autunno 2020, il MiBACT ha ammesso “La bambina di Chernobyl” al contributo per la scrittura di opere cinematografiche di lungometraggio.