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Il vincitore del Solinas “Experimenta Serie” in onda a gennaio su Rai 3

Gaetano Colella e Andrea Simonetti in “Capatosta”

La collaborazione tra Rai Fiction e Premio Solinas, nata nel 2013, ha dato vita a un Laboratorio creativo finalizzato alla scoperta di nuovi talenti, alla ricerca e alla sperimentazione di nuove forme di racconto. Il Premio Solinas “Experimenta Serie” dà accesso a un percorso di Alta Formazione per la realizzazione di piloti di serie Tv low budget da 25’ a puntata. Ebbene, con la prima edizione sono stati sviluppati due progetti di grande qualità.

Il pilota vincitore è “Up & Down”, scritto dai tarantini Gaetano Colella e Andrea Simonetti, una coproduzione Rai Fiction, Premio Solinas e Tea Time Film, con la regia di Lorenzo Vignolo.

Gaetano Colella e Andrea Simonetti con Paolo Virzì

Il film sarà trasmesso in prima visione su Rai 3 nella seconda serata del 3 gennaio e sarà disponibile online su Rai Play. “Up & Down” racconta la storia di un misterioso ascensore con i suoi ancor più misteriosi ascensoristi: Alfa e Omega. La loro livrea, il loro aspetto, i pochi elementi di arredo lasciano pensare che si tratti di un ascensore di un qualche edificio imponente, quasi solenne. Ma questo mezzo nasconde un mistero: è capace di condurre su piani diversi dalla realtà, oltre la misura dello spazio-tempo. Alfa (Paolo Pierobon) nel suo lavoro è molto concentrato, ligio al dovere, presente con ogni ospite. Ha la capacità di innescare subito la conversazione e sa sempre usare le parole giuste. Omega (Marius Bizau) è poco diligente, esuberante e talvolta insofferente, ha il guizzo di chi riesce a trovare sempre il pezzo mancante per comporre il mosaico. Li gestisce e coordina l’Uomo del Sistema (Maurizio Lombardi), un magnetico e misterioso mentore. Nell’andirivieni spazio-temporale, varcano la soglia del loro abitacolo Camilla (Aurora Giovinazzo) e Francesco (Ludovico Micara), due giovani fidanzati mossi dalla passione e dall’età che li spinge a sfidare regole e convenzioni. Come tutti gli ospiti dell’ascensore vi entrano totalmente ignari, ma basterà poco per capire che non si tratta di una semplice corsa tra piani.

Gaetano Colella e Andrea Simonetti al Teatro Franco Parenti di Milano con “Capatosta”
[photo©Marco Caselli Nirmal]
Massimo Nardin è Dottore di ricerca in Scienze della comunicazione e organizzazioni complesse, docente universitario presso l'Università LUMSA di Roma e l'Università degli Studi Roma Tre, diplomato in Fotografia allo IED Istituto Europeo di Design di Roma, giornalista pubblicista, critico cinematografico, sceneggiatore e regista. È redattore capo della sezione Cinema della rivista on-line “Il profumo della dolce vita” e membro del comitato di redazione di “Cabiria. Studi di cinema - Ciemme nuova serie”, quadrimestrale del Cinit Cineforum Italiano edito da Il Geko Edizioni (Avegno, GE). È membro della Giuria di “Sorriso diverso”, premio di critica sociale della Mostra del Cinema di Venezia, e del Festival internazionale del film corto “Tulipani di seta nera”. Oltre a numerosi saggi e articoli sul cinema e le nuove tecnologie, ha pubblicato finora tre libri: “Evocare l'inatteso. Lo sguardo trasfigurante nel cinema di Andrej Tarkovskij” (ANCCI, Roma 2002 - Menzione speciale al “Premio Diego Fabbri 2003”), “Il cinema e le Muse. Dalla scrittura al digitale” (Aracne, Roma 2006) e “Il giuda digitale. Il cinema del futuro dalle ceneri del passato” (Carocci, Roma 2008). Ha scritto e diretto diversi cortometraggi ed è autore di due progetti originali per lungometraggio di finzione: “Transilvaniaburg” e “La bambina di Chernobyl”, quest'ultimo scritto assieme a Luca Caprara. “Transilvaniaburg” ha vinto il “Premio internazionale di sceneggiatura Salvatore Quasimodo” (2007) e nel 2010 è stato ammesso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali al contributo per lo sviluppo di progetti di lungometraggio tratti da sceneggiature originali; nell'autunno 2020, il MiBACT ha ammesso “La bambina di Chernobyl” al contributo per la scrittura di opere cinematografiche di lungometraggio.