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Valerio Staffelli e Roberto Bolle la cherelle a distanza e i commenti da Striscia la Notizia

Valerio Staffelli e Roberto Bolle la cherelle a distanza e i commenti da Striscia la Notizia, niente scuse e nessuna spiegazione… Riusciranno Staffelli e Bolle a chiarirsi?

Niente Tapiro per Roberto Bolle, ma – in compenso – ambulanza e trasferimento al pronto soccorso per Valerio Staffelli. Stasera Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35) trasmetterà le immagini del “turbolento” tentativo dell’inviato del tg satirico di consegnare il Tapiro d’oro al ballerino di fama internazionale. Il tentativo dell’inviato di Striscia la notizia di consegnare il Tapiro d’oro a Roberto Bolle, étoile di fama mondiale il cui balletto del 7 dicembre trasmesso su Rai Uno in occasione della riapertura della Scala, spacciato per inedito, altro non sarebbe che il rimontaggio di una precedente esibizione registrata a New York.

Staffelli ha intercettato Bolle fuori dagli studi Rai e, dopo un primo rifiuto del ballerino di concedersi alle telecamere del tg satirico, lo ha seguito fino all’ingresso della sua abitazione. Qui è stato inizialmente “cinturato” dal portinaio di casa Bolle, successivamente il taxi – probabilmente nel tentativo di accompagnare l’attapirato passeggero fino all’ingresso del portone – è salito sul marciapiede e sul piede dell’inviato di Striscia. Per sedare gli animi c’è stato bisogno dell’intervento delle forze dell’ordine e per Staffelli si è reso necessario il trasferimento in ospedale in codice giallo.

Il racconto di Staffelli: «Ero davanti a casa di Bolle, avendo anticipato l’arrivo del ballerino che era a bordo del taxi. Inizialmente sono stato bloccato dal portinaio. Poi il taxi, con l’intento di avvicinarsi il più possibile all’ingresso, è salito sul marciapiede e, ahimè, anche sopra la mia gamba. Un Tapiro si può anche non accettare, ma in questo caso c’entra poco: quando vai addosso a qualcuno con la macchina dovresti accertarti delle sue condizioni di salute ed eventualmente chiamare i soccorsi. Invece, non solo ho dovuto chiamarli per conto mio, ma né il tassista né Bolle stesso mi hanno almeno chiesto scusa!».

La replica di Bolle e i commenti di Striscia: Nella sua replica l’étoile afferma di non essersi accorto che il taxi su cui si trovava avesse colpito Valerio Staffelli. Un’affermazione smentita dai fatti, come racconta Staffelli stesso: «Il taxi con una manovra forzata mi è passato sul collo del piede sino allo stinco, mentre venivo strattonato dal portiere di casa Bolle. Il ballerino era seduto dietro a destra e mi vedeva perfettamente e tutti si sono accorti di quanto stesse accadendo, tant’è che il taxi alla fine ha dovuto fare marcia indietro. Impossibile che Bolle non abbia sentito le mie urla. Ma non solo, né lui né il tassista si sono interessati a me o si sono avvicinati per sincerarsi delle mie condizioni di salute quando l’ambulanza e le forze dell’ordine sono giunte sul posto».

Sempre Bolle poi afferma di essere stato inseguito da due macchine che lo hanno tallonato “spericolatamente” per chilometri. Anche questa affermazione è smentita da Staffelli stesso: «La macchina era una sola e per giunta guidata da una mia giovane collaboratrice, difficile immaginarla impegnata in una guida spericolata».

In tutto questo ci saremmo aspettati che Roberto Bolle desse una spiegazione credibile sulla vicenda del suo balletto registrato. La spiegazione di non aver potuto realizzare un filmato ad hoc, a causa delle restrizioni Covid che limitano l’uso del cosiddetto “fumo di scena”, appare strana. Come è possibile, infatti, che al Piermarini si siano accorti del divieto solo il 5 dicembre e che le restrizioni non fossero già state osservate durante la registrazione dell’esibizione di Bolle il mese precedente?

Insomma, prima la registrazione del balletto un po’ fasulla, poi la scusa del fumo e dei divieti Covid e ora una smentita piena di balle. Sarebbe il caso che Bolle si limitasse a ballare.