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WineXmas Pills #12 – TENUTA MAZZOLINO NOIR 2017 OLTREPÒ PAVESE PINOT NERO DOC

Un Oltrepò tutto da scoprire fa da sfondo al dodicesimo appuntamento con WineXmasPills, la rubrica de Il Profumo della dolce Vita alla scoperta dei vini che ci faranno compagnia durante le festività natalizie.

Ci troviamo a Corvino San Quirico, riva destra del Po, zona collinare a ridosso degli Appennini, nel cuore della provincia di Pavia, terra fatta di sapori e di tradizioni. Ed è qui che si staglia la collina di Mazzolino, piantata da sempre con Pinot Nero, il nobile vitigno di Borgogna. Era la fine del 1800 quando su questa altura nasce Tenuta Mazzolino per mano del Marchese Alfonso Corti, che fece costruire la storica cantina in mattoni rossi tuttora centro nevralgico dell’intero processo di vinificazione e affinamento.

La svolta negli anni settanta quando la tenuta fu acquistata dalla famiglia Braggiotti, che diede nuovo impulso alle attività vitivinicole. Enrico infatti, il capostipite, passato da banchiere con una passione smisurata per la Borgogna, mette in scena il suo progetto di vino: produrre anche in Italia un Pinot Nero “di razza” che potesse competere con i cugini d’Oltralpe. Per far ciò si affida, e affida l’enfant terrible dei vitigni, a Kyriakos Kynigopoulos, celebre enologo di Borgogna grande esperto proprio di Pinot Nero.

Ancora oggi Kyriakos collabora con la Tenuta, alla cui guida dal 2015 c’è Francesca Seralvo, terza generazione della famiglia, che ha tolto la tunica da avvocato per vestire i panni di vignaiola.

Tenuta Mazzolino la si può considerare un autentico clos in pieno stile borgognone. 20 ettari di cui 13 dedicati al Pinot Nero, i cui filari si inerpicano a 360 gradi lungo la collina con pendenze dal 40% al 70% a formare un corpo vitato unico senza soluzione di continuità. Comprende anche vigneti coltivati a Chardonnay, Moscato e Croatina, e tutti seguono i rigidi dettami della coltivazione biologica, preservando così l’ambiente attraverso forme di produzione sostenibili.

TENUTA MAZZOLINO NOIR 2017 OLTREPÒ PAVESE PINOT NERO DOC

Il NOIR è il loro vino simbolo, prima annata prodotta nel 1985, sempre dalla stessa Vigna Regina, un cru di soli 3 ettari di cloni rigorosamente borgognoni. Più di trenta millesimi in bottiglia ancora disponibili in azienda a raccontare il calore ed il potenziale di questo vino ed il suo legame con il territorio. Sempre rimasto fedele a se stesso in tutti questi anni con la bassa resa per ettaro, solo 45 q.li, una vendemmia manuale in cassette con ripetute passate di raccolta a seconda delle parcelle, una lunga fermentazione, ben oltre le due settimane, e la vinificazione in vasche di piccole dimensioni con follature e rimontaggi. Affinamento in pièce borgognotte, le tipiche barrique da 228 litri, per 12 mesi.

NOIR 2017 alla vista si presenta con rubini rossi impreziositi da luminosi riflessi granata. L’olfazione affascina sin da subito. Già elegante e incredibilmente complesso, con quei suoi intensi sentori di frutti di bosco, lamponi, fragola e ribes, che virano in profonde note di marasche sotto spirito. Un sottobosco di fughi porcini accompagna delle sottile sfumature di spezie leggermente piccanti. Un leggero tocco vanigliato a timbrare il perfetto dosaggio dell’uso del legno. All’assaggio è di ottima struttura, un sorso molto dinamico, come tutti i cavalli di razza, scalpita ancora un po’, il tempo lo addomesticherà. I tannini donano una buona dote di avvolgenza ed una fine eleganza. Nel complesso già molto armonioso, il finale molto persistente vede il ritorno dei frutti rossi e delle spezie.

QUALI PIATTI NATALIZI ABBINARE

Ideale con formaggi a pasta semi-dura o dura di media stagionatura, come da tradizione ben si abbina a selvaggina di piuma, ma anche al coniglio, lepre o alle lumache. Non disdegna far coppia con pesci nobili a carne rossa e grassa, come salmone, tonno e rombo. Per gustarlo al meglio servire ad un temperatura di 16° – 18°C in un calice ampio per vini rossi di buona struttura e intensità. Già ottimo da bere subito, darà il meglio di sé tra 4/5 anni, ma si può lasciar riposare in cantina (con le giuste accortezze) anche una quindicina d’anni.

TENUTA-MAZZOLINO.COM
Crediti Fotografici: Società agricola Mazzolino S.r.l.

 

"Milanese d’adozione con radici napoletane, Wine Writer e Sommelier, crea il suo “Keep in Wine” per necessità di “rimanere in contatto” con l’eno-mondo condividendone ogni nuova e straordinaria esperienza e per permettere a chi lo legge di essere sempre aggiornato sugli eventi in programma e su quelli avvenuti, affascinando i lettori con racconti, aneddoti, curiosità e retroscena prendendosi anche la libertà di esprimere le sue preferenze, perché il bello del vino (e non solo), come sostiene Antonio, è che non c’è mai un giusto o sbagliato, buono e cattivo, ma solo tanto personalissimo gusto! Nella vita si occupa di altro, forse con la stessa enfasi ma di certo non con la vocazione che ritrova davanti ad un buon bicchiere di vino. Tolta la cravatta del matematico e consulente, blocco alla mano e reflex al collo, non perde occasione per annotare storie, percezioni e sapori oltre che immortalare volti, dettagli e colori che ogni sorso gli trasmette. Iscritto all’albo ASA – Associazione Stampa Agroalimentare Italiana, gruppo di specializzazione dei giornalisti di settore, collabora con diversi Magazine enogastronomici. Giudice nelle commissioni d’assaggio di Concorsi Enologici."