Home Lo Sapevate che... WTE: chiude a Roma il Salone mondiale dei siti e città Patrimonio...

WTE: chiude a Roma il Salone mondiale dei siti e città Patrimonio dell’umanità Unesco

Appuntamento al 2020, sempre nella Capitale, per la seconda edizione del WTE Unesco che, nel corso dei tre giorni di attività romana ha confermato l’interesse del pubblico e degli operatori, ai quali è stata data l’opportunità di conoscere da vicino 120 siti Unesco di tutto il mondo, sia nell’ambito degli spazi espositivi che nel corso del workshop b2b, oltre ad approfondire tematiche legate al brand Unesco grazie agli oltre trenta incontri tecnico-scientifici in programma.

L’edizione romana della manifestazione  è stata l’occasione per un’ulteriore riflessione e confronto sul ruolo dei beni Unesco e della cultura per incrementare l’attrattività turistica del nostro paese, un ruolo che, come è stato da più parti sottolineato, è e deve essere traino per lo sviluppo non solo economico, ma anche sociale dei territori e delle comunità locali. D’altro canto, è indispensabile salvaguardare e comunicare in maniera adeguata i siti Unesco, in virtù del loro forte valore identitario.

E’ comunque, necessario -altro tema preminente emerso dall’edizione 2019 del Wte- che le istituzioni siano in grado di fare rete tra loro, così da essere anche da stimolo per gli operatori privati con l’obiettivo di una valorizzazione unitaria e condivisa del patrimonio culturale del nostro paese.

Siamo molto soddisfatti dei risultati di questa prima edizione romana. –ha detto Marco Citerbo, direttore del salone; d’altro canto,non avevamo dubbi che in una location come Roma le presenze di pubblico negli spazi espositivi e agli incontri sarebbero state significative, e che anche i buyer stranieri sarebbero stati conquistati dalla città e dai beni Unesco della regione. Un ringraziamento particolare -ha concluso Citerbo- va alla Regione Lazio che ha sostenuto economicamente e dal punto di vista organizzativo l’evento, al Comune di Roma e al Polo Museale del Lazio che ci hanno ospitato.”