Guido e Chiara sono una coppia ancora non pronta a formare una famiglia e quando si presenta la possibilità che lei resti incinta i due entrano in crisi perché Chiara, insoddisfatta del suo lavoro, vorrebbe trasferirsi all’estero contro la volontà di Guido il cui desiderio di genitorialità è forte malgrado una certa instabilità economica.
Ne emergono una serie di “ vignette “ che il regista Duccio Chiarini esprime in maniera egregia attraverso le interpretazioni di attori che sanno portare sullo schermo le figure di personaggi incarnanti perfettamente la tipologia di una generazione sostanzialmente desiderosa di instaurare relazioni che, però, vorrebbero non fossero definitive: una forma di incertezza tipica dei nostri giorni che si sostanzia nella descrizione della fine di un amore in forma complessa, dolorosa ma necessaria, con atteggiamenti banali quali quelli di voler essere utili agli amici magari andando a letto, per riempirne i vuoti affettivi, con le loro mogli pensando in tal modo di fare cosa utile.
Film colmo di attenzioni e di delicatezze nei confronti di quei non più giovani le cui perplessità vengono descritte in maniera altrettanto delicata, sapiente, molto espressiva e non esente da una latente comicità altrettanto sapientemente dosata che i vari Daniele Parisi ( Guido ), Silvia D’Amico ( Chiara ), Anna Bellato ( amica di entrambi ), Federica Victoria Caiozzo ( la cardiologa che manda ancor più in crisi Guido ) esprimono in forma molto professionale rendendo la pellicola, che è stata anche proiettata con successo al Festival di Locarno, realistica ed assai gradevole da vedere oltre che interessante perché colma di risvolti di carattere psicologico che se ben gestiti potrebbero rendersi utili alla generazione cui sono diretti.
L’uscita in sala è prevista per il prossimo 22 agosto.