La Prof. Antonietta Micali e la Prof. Stefania Romito, sotto la presidenza del Cav. Franco Antonio Pinardi, presidente dell’Accademia Tiberina, hanno esposto le loro teorie in ordine agli aspetti che, in relazione al periodo storico in cui visse il più grande scrittore del Romanticismo Italiano, hanno qualificato e qualificano il Manzoni: l’inizio della unificazione della lingua italiana ( per la qual cosa Dante è e resta un fondamentale riferimento ), peraltro confermata dalle tre diverse edizioni de “ I Promessi Sposi “ ed il valore dei concetti di Provvidenza e di Conversione.
Dalle esposizioni che si sono succedute è emerso chiaramente come il volume, 320 pagg., un saggio a più voci, rappresenti una innovazione in ambito letterario che tratta di rapporto tra il male ed il bene, rapporto che deve tener conto di due considerazioni: quella riferita al senso di colpa ed il senso del perdono.
Per la sua natura e per l’interesse che desta, l’opera della quale è stato coordinatore il Prof. Bruni è di importanza tale che apre ad innovative chiavi di lettura della intera letteratura manzoniana.