Come è noto l’Isola è si un contenitore di cinema ma quest’anno è stato anche un laboratorio di musica, di fotografia e di letteratura che ha perfettamente funzionato registrando un notevole numero di partecipazioni; la rassegna si è aperta con la proiezione di un film di Riccardo Milani che ha visto come protagonista la sempre brava Paola Cortellesi, “ Come un gatto in tangenziale “, e che si è snodata attraverso la personale partecipazione di grandi nomi quali Carlo Verdone, Massimo Popolizio e, per la musica, di nomi eccellenti quali la pianista Carla Bley, il sassofonista Kenny Garret e la pianista giapponese Chihiro Yamanaca.
Tra le opere cinematografiche di questo rush finale della manifestazione che quest’anno celebra il suo ventinovesimo compleanno e che è parte del programma dell’Estate Romana promosso dall’Assessorato alla Crescita Culturale di Roma Capitale in collaborazione con altri Enti ed istituzioni, ieri sera è stato proiettato il film di Paolo Sorrentino “ Loro 2 “, che può definirsi la seconda tappa del tour iniziato con “ Loro 1 “ dedicato al personaggio ed alle “ opere “ di Silvio Berlusconi.
Ed è proprio così: la seconda parte si lega sì alla prima, ma è molto, molto di più espressiva e concreta perché non si limita ad esporre nudi e bagordi ma entra nell’animo dell’uomo, del mito dall’aspetto buono, quasi della vittima; e lo fa con una delicatezza ed una efficacia alla quale Sorrentino ci ha da tempo abituati con capolavori del tipo “ La grande bellezza “.
La descrizione del Silvio uomo complesso è qui perfetta, quasi maniacale, è un uomo che non lascia mai trapelare i suoi veri sentimenti, forse nemmeno i suoi veri istinti: è un uomo che nessuno riesce ancora oggi a comprendere dall’interno ma che con i suoi comportamenti intonacati di bontà lascia trapelare e trasudare: una bontà che, però, Sorrentino non associa alla fama scandalistica che la politica ha cucito addosso all’ex cavaliere.
L’animo dell’imprenditore è ancora, però, vigile e l’Italia che lo applaude e quella che lo accusa emergono dalle immagini del terremoto dell’Aquila, una catastrofe che Berlusconi utilizza per il suo rilancio nel tentativo di riconquistare un’Italia che non lo sopporta e che Sorrentino descrive magistralmente attraverso una muta sequenza di immagini che evidenziano la sofferenza dei disastrati e dei soccorritori.
Persone evidenziate nel film e del calibro di Fedele Confalonieri, di Mike Bongiorno, di Mariano Apicella, di Santino Recchia, di Kira vengono introdotti dal regista in forma fittizia e/o per inventare dei personaggi che il regista dichiara di aver introdotto nella storia perché voleva essere libero di inventarli; per esempio “ il Dio “ interpretato da Roberto Herlitzka non è altro che la similitudine dell’inizio della decadenza di Silvio mentre il senatore interpretato da Bentivoglio vuole essere il simbolo del camaleontismo berlusconiano; il cantante – amico Apicella rappresenta, secondo Sorrentino, l’esempio della paura di chi circonda Berlusconi di perdere il contatto con lui.
Insomma, l’universo in difficoltà che Sorrentino descrive è un ambiente che può anche non piacere ma è certamente un gran bel film che si ispira ( o imita ? ) Fellini, Scorsese, Kubrick in quanto , dichiara il regista, è sempre cosa buona ispirarsi ai grandi, anche se a volte può non essere facile imitarli.
Tra le proiezioni programmate in chiusura di programma all’Arena Groupama, la più grande, segnaliamo: il 28 agosto una serata speciale musical cinematografica dedicata agli Abba, il 29 agosto “ Wonder “ ed il 31 “ Benedetta Follia “ mentre per i restanti due giorni di settembre sono previste: l’1 “ Dogman “ ed il 2 “ The greatest showman “.
Le proiezioni in programma negli altri spazi dell’Isola ( Isola Mondo, Spazio Young e Laboratorio ) nonché tutti gli altri eventi sull’isola sono consultabili visitando il sito www.isoladiroma.it.