Note di grande speranza ed anche di relativa tranquillità sono emerse dal dibattito: un commovente e significativo filmato ha efficacemente illustrato il problema, chiarendo oltre ogni dubbio che la ricerca farmaceutica è oggi in grado di fornire medicinali in grado di aiutare in maniera assolutamente efficace chi venga colpito dall’angioedema, al punto che le cure – fino a poco tempo fa di carattere esclusivamente ospedaliero – sono ora possibili anche in forma domiciliare;
L’intervento di un altro luminare in materia di angioedema,
Molto apprezzato il documentario cinematografico proiettato nel corso degli interventi descritti, un filmato dal titolo “ Tutto il tempo del mondo “ che descrive la storia di un malato di angioedema il quale grazie ai progressi della scienza e della ricerca ha potuto riacquistare appieno la sua vita; tra i protagonisti del docufilm il conduttore televisivo Enzo Miccio che ha descritto ai presenti le sue sensazioni nell’approccio con la tematica connessa alla malattia.
Il cortometraggio, fulcro della campagna di sensibilizzazione della quale trattiamo, descrive un viaggio nel corso del quale lo stesso Miccio e Gaetano, un giovane affetto da angioedema, hanno modo di approfondire la loro conoscenza al punto che quest’ultimo arriva a descrivere la sua vita partendo da quando, all’età di dieci anni, venne colpito dalla malattia, illustrando non soltanto ad Enzo ma anche a due altri suoi compagni di viaggio, le vicissitudini trascorse, le difficoltà della diagnosi, le speranze, le cure, la “ guarigione “, la sicurezza acquisita per il resto della sua vita.
Sostiene il Presidente dell’Associazione ITACA Prof. Mauro Cancian: “ …come per tutte le malattie rare, la criticità nel formulare la diagnosi risiede nella scarsa conoscenza della malattia sulla quale si indaga e allorché un paziente avesse a presentarsi più volte in un pronto soccorso con rigonfiamenti dolorosi idiopatici o coliche addominali ingiustificate, è opportuno che il medico prenda subito in considerazione la possibilità che egli sia affetto da angioedema attivandosi con le opportune indagini perché spesse volte non tutti i medici sono in grado di comprendere che potrebbero trovarsi di fronte a questa terribile, ma oggi risolvibile, malattia”.
Gli fa eco il Prof. Pietro Mantovano, Presidente dell’Associazione Volontaria per l’Angioedema Ereditario ed altre forme rare di angioedema ( A.A:E.E. ) secondo il quale: “….bisogna raggiungere l’obbiettivo di aumentare la conoscenza della malattia, aumentare la sensibilizzazione di pediatrici, ortopedici, gastroenterologi, medici di medicina generale, affinché l’attenzione verso di essa non si esaurisca mai al fine ultimo di migliorare la qualità della vita del paziente “.