Artista visivo, ma anche regista teatrale, drammaturgo e compositore, Hans Op de Beeck si muove tra linguaggi e materiali diversi creando opere oniriche che si pongono a metà strada tra ciò che esiste e ciò che è frutto dell’immaginazione e ci conduce attraverso un percorso immaginifico raccontando i silenzi della nostra esistenza ma anche i nostri sogni e le nostre speranze, la ricerca della pace interiore e della meraviglia; molte delle sue opere sono state invitate a partecipare alla Biennale di Venezia, Venezia, IT; Biennale di Shanghai, Shanghai, CN; Triennale di Aichi, Aichi, JP; Biennale di Singapore, Singapore, SG; Art SummerUniversity, Tate Modern, Londra, GB; Biennale di Kochi-Muziris, IN; Art Basel Miami Beach, US; Art Basel Unlimited, Basel, CH;Triennale di Setouchi, Shodoshima, JP; Sculpture in the Courtyard, The State HermitageMuseum, St Petersburg, RU; Triennale di Bruges, Bruges, BE e molti altri eventi artistici.
Le scene descritte da Op de Beeck in questa narrazione visiva sono animate da personaggi che si mescolano, pur senza individuare un percorso univoco, con i visitatori e li invitano a unirsi a una tranquilla contemplazione delle possibilità al di fuori delle loro esperienze quotidiane, come ad esempio quella, si sublime bellezza, denominata “Pond
Tra queste figure silenziose, altre affiorano allo sguardo per strapparci un sorriso o meravigliarci: “The Three Sisters”, la scultura di tre galline collocate nella hall dell’hotel o “Wunderkammer (11)”, una vetrina scultorea al cui interno oggetti-souvenir, protetti ma non nascosti, raccontano storie riunite da un collezionista fittizio.
La mostra si inserisce all’interno della manifestazione “Arte di vivere ”, un’iniziativa promossa da The St. Regis Rome in collaborazione con “ Galleria Continua “; nelle stesse giornate si terrà una serie di workshops dedicati all’arte contemporanea per le scuole secondarie; infine, la sera del 24 novembre, sarà proiettato il film Paper&Glue dell’artista francese JR.