Il film che Francesco Fanuele dirige per Fandango e Rai Cinema è ambientato ai giorni nostri ma è proiettato nel primo medioevo, nell’anno 1000, e nasce nientemeno che da una eredità che un padre – padrone lascia al figlio Giacomo ( un potentissimo Stefano Fresi ), autista dell’azienda di trasporti romana.
Quando un notaio contatta l’erede legittimo, per comunicargli la morte di suo padre ed invitarlo al funerale, Giacomo reagisce con un moto di repulsione perché il genitore lo aveva abbandonato trent’anni prima; apprende inoltre dallo stesso notaio di aver ereditato alcuni terreni alle porte di Roma e, coinvolto ed incuriosito, ne va a prendere visione.
Con grande meraviglia scopre che quei terreni sono rimasti parecchio indietro nel tempo, addirittura al medioevo, e che al loro interno si vive ancora la vita di quell’epoca: un regno a parte, sconosciuto allo Stato Italiano, che Giacomo intende salvare e renderlo attuale.
Insomma, una pellicola da vedersi e da gustarsi, anche perché il ben fornito cast, oltre che da nomi noti quali Fresi e Max Tortora, è composto da eccellenti attori che rispondono ai nomi di Silvia D’Amico, Fotinì Peluso, Liliana Fiorelli, Valeria Belardelli, Francesca Nunzi ed Enzo Casertano.
Ottima la regia, ed assai azzeccati i costumi di Eva Coen che si fondono perfettamente alla scenografia di Marcello Di Carlo.
L’uscita è prevista per il prossimo 26 giugno, anche in streaming on demand.