Quindici anni di vita molto vissuti, sia dal punto di vista qualitativo sia per l’elevato livello di rappresentazioni che ha offerto, sia per il numero sempre crescente di spettatori: si può senz’altro affermare che sia l’unica grande realtà teatrale cittadina nata negli ultimi decenni e che testimonia come, quando si uniscono volontà politica, voglia di partecipazione, entusiasmo e professionalità possano verificarsi eventi così importanti e duraturi.
Al via, quindi, dal prossimo 27 giugno la nuova Stagione del Silvano Toti Globe Theatre, da quest’anno parte di quel sistema di Teatro Pubblico Plurale che sta nascendo per volontà dell’Amministrazione sotto l’attenta regia del Teatro di Roma che da quest’anno comprende oltre al Teatro Argentina e al Teatro India, il Teatro di Villa Torlonia, i Teatri in Comune (Lido, Quarticciolo, Tor Bella Monaca e Corsini) e il Globe.
La riorganizzazione delle istituzioni culturali cittadine voluta dal Vicesindaco con delega alla Crescita Culturale Luca Bergamo richiama un modello innovativo e diffuso sul territorio cittadino di cui lo Stabile capitolino è motore della sua valorizzazione. Accogliere all’interno di questo sistema il Globe è un segno di rafforzamento e crescita dell’offerta culturale della Capitale in grado di esprimere livelli di eccellenza assoluti.
Carniti rappresenta tutto questo attraverso una scenografia dominata da una serie di cancelli che vanno a formare un simbolico tunnel dove il campo di azione di ognuno si restringe fino ad approdare ad una morte inesorabile.
L’opera è stata scritta in occasione di un matrimonio e rappresenta, come una scatola cinese, un mondo stregato in cui dominano il capriccio e il dispotismo. Linguaggi diversi che si intrecciano: quello delle fate che alterna al verso sciolto, canzoni e filastrocche, e quello degli artigiani, in cui la prosa di ogni giorno è interrotta dalla goffa parodia del verso raffinato.
Dal 31 agosto al 16 settembre ore 21.00 debutta una nuova versione di LA BISBETICA DOMATA, per la regia di Loredana Scaramella
Il racconto è ambientato in Italia alla fine degli Anni Trenta, alla soglia di un radicale cambiamento del rapporto uomo-donna. In una pensione-ristorante un uomo potente organizza una beffa ai danni di un ubriaco facendogli credere di essere un gran signore. Per farlo si serve della magia del teatro: è una compagnia di artisti di varietà basso che ai suoi ordini interpreta la commedia della lotta fra l’astuto Petruccio e la bisbetica Caterina, tra fuochi d’artificio verbali e musicali. Il gioco di equivoci e sotterfugi da farsa che la trama shakespeariana suggerisce prende i colori del varietà e le ombre del kabarett tedesco, in un clima in cui la finzione sembra toccare punte di verità profonda. Oltre che esilarante rappresentazione di una guerra tra i sessi, il testo si presenta così come occasione di riflessione sull’esperienza teatrale come specchio amplificante della vita, luogo di esplorazione dei suoi interrogativi nascosti, e si rivela metafora del rapporto fra l’artista e il potere, della reciproca fascinazione, della difficoltà di mantenere viva e libera la propria voce.
Ritorna dopo vari anni di assenza un’importante produzione: LA TEMPESTA, dal 21 settembre al 7 ottobre ore 20.45 con la regia di Daniele Salvo traduzione e adattamento di Daniele Salvo. Protagonista è Prospero, interpretato da Ugo Pagliai, un mago che manipola la realtà a suo piacimento. Nell’isola in cui vive, la realtà muta incessantemente, qui tutti i personaggi perdono l’orientamento e vagano senza tregua, preda della follia e del dolore, per ritrovare poi se stessi con il crollo di tutte le loro misere certezze.
THE MERCHANT OF VENICE dal 10 al 14 ottobre ore 20.45
Il nuovo appuntamento della Bedouin Skakespeare Company in lingua originale per l’ormai solito appuntamento di fine stagione per la regia di Chris Pickles..
Il mercante di Venezia e’ unanimamente ritenuta une delle opere piu’ attuali di Shakespeare .
Difficile stabilire una collocazione tra commedia e tragedia : sebbene l’opera abbia un lieto fine, rimane la tragedia del mercante, usuraio Shylock, assunto ad archetipo dello straniero, del diverso per eccellenza e rimangono le contraddizioni di una legge sommaria che, pur col nobile fine della tutela di Antonio,si volge al favore dei veneziani a discapito di Shylock.
Il cartellone 2018 sarà anche accompagnato da una serie di appuntamenti speciali che verranno rappresentati nei lunedì e nei pomeriggi della stagione.
SONETTI D’AMORE con l’ideazione e la regia di Melania Giglio (traduzione di Alfonso Veneroso e Melania Giglio). Un viaggio tra i più bei versi di William Shakespeare accompagnato da una ricca contaminazione musicale: da Marvin Gaye a Amy Winehouse, da Leonard Cohen ad Alanis Morissette.
PLAYING SHAKESPEARE Loredana Scaramella, accompagnata dalla musica del trio William Kemp e da alcuni attori del Globe, conduce gli spettatori alla scoperta del tempo di Shakespeare, con qualche sorpresa, gioco e molta leggerezza.
WILLIAM AND ELIZABETH ideazione e regia Melania Giglio
Elisabetta I regnò per quasi mezzo secolo facendo la differenza : ereditato un paese sull’orlo della guerra civile e di religione lo pacificò e fece della debole Inghilterra cattolica una potente nazione protestante. Questa madre del mondo moderno permise la nascita di una delle più straordinarie stagioni della cultura di ogni tempo: