Allo scopo ha avviato una campagna di promocommercializzazione incentrata proprio sull’Urbs Picta, con un investimento di circa 2 milioni di euro. Attualmente, Padova conta circa 2 milioni di presenze turistiche l’anno -è la terza città in Italia per crescite turistiche dopo Matera e Napoli- e siamo certi che esse non potranno che aumentare, visto che il brand Unesco vale, all’incirca, un 15% in più, in questi termini. Oltre alla promozione turistica è stata avviata un’importante azione di valorizzazione del patrimonio culturale cittadino, restaurando monumenti importanti, come ad esempio, il Castello Carrarese, e abbiamo realizzato grandi spazi per esposizioni, in modo da rendere la città ancora più accogliente per la cultura e l’arte quali il centro culturale San Gaetano e lo spazio espositivo al Museo Arentano e poichè nell’amministrazione comunale è viva la consapevolezza che, avendolo già ospitato, il Il WTE è un evento importante e che anche questa volta costituirà una vetrina per la città, richiamando in loco operatori turistici, istituzioni, giornalisti, tenendo presente che il nostro Paese è leader mondiale quanto a numero di beni patrimonio dell’Umanità Unesco, un patrimonio tutto da conoscere e valorizzare. Padova, nel XIV secolo, fu attraversata da due fenomeni rilevanti: la presenza, da un lato, di Giotto e i giotteschi, e, dall’altro, della signoria Carrarese, che ha segnato in profondità la storia cittadina. Giotto, nella Cappella degli Scrovegni, compie una vera e propria rivoluzione artistica, va oltre la visione iconografica bizantina e apre a una compiuta laicizzazione e umanizzazione dell’arte, introducendo colore, azione, movimento e sentimenti. Dopo di lui, questa azione è proseguita da altri artisti, cosiddetti giotteschi, che ci hanno lasciato opere meravigliose, che ancora oggi si possono ammirare a Padova, come -una per tutte- l’Annunciazione del Battistero del Duomo di Padova. La signoria Carrarese, nello stesso periodo, attua una politica autocelebrativa che, decisamente più di altre signorie italiane, è politica dell’immagine. Per questo, chiama in città i maggiori artisti dell’epoca. Grazie alla famiglia Carrarese e ad altri seniores al suo servizio, in meno di un secolo a Padova si concentra una presenza significativa di grandi artisti, in grado di assecondare e rendere al meglio le grandi ambizioni dei potenti cittadini, che ha dato vita ad un ciclo di affreschi che non ha uguali al mondo. La candidatura di Padova Urbs Picta a patrimonio Unesco è occasione, dunque, per far conoscere questo periodo della storia cittadina ai padovani e ai visitatori di tutto il mondo, che grazie anche al brand Unesco potranno arrivare in città. È stata occasione per mettere in rete tutti i luoghi di questa storia. E, soprattutto, è occasione per rimpossessarsi di questa storia, per ricostruire un’identità cittadina, meritevole di essere valorizzata, con un percorso che è partito circa vent’anni fa e nel quale sono coinvolti tanti soggetti della città, istituzioni e associazioni. |