Questi i titoli:
– ATLANTIDE di Yuri Ancarani
– DAL PIANETA DEGLI UMANI di Giovanni Cioni
– ENNIO di Giuseppe Tornatore
– FUTURA di Pietro Marcello, Francesco Munzi, Alice Rohrwacher
– IL PALAZZO di Federica Di Giacomo
– LA MACCHINA DELLE IMMAGINI DI ALFREDO C. di Roland Sejko
– LOS ZULUAGAS di Flavia Montini
– MARX PUÒ ASPETTARE di Marco Bellocchio
– ONDE RADICALI di Gianfranco Pannone
-RUE GARIBALDI di Federico Francioni
Centosessanta le opere visionate per giungere alla selezione delle opere suindicate, dieci film che rispecchiano la molteplicità della produzione documentaristica nazionale e rappresentano un buon equilibrio generazionale e di genere, con tre registe in selezione: uno sguardo che unisce opere al lavoro sugli archivi e sulla storia e la cronaca del Paese ad altre di taglio più autobiografico, con percorsi meno convenzionali, a volte persino urticanti, su una contemporaneità sempre più complessa.
Una serie, quindi di film-documentari accomunati tutti dalla ricerca di un dialogo coinvolgente, appassionato, anche provocatorio, con lo spettatore”.
Due le votazioni per individuare il vincitore del premio: la prima volta la Giuria dell’Accademia voterà per individuare la cinquina di candidati al premio; la seconda, quella finale, per decretare il vincitore del David per il miglior documentario che lo scorso anno è stato intitolato alla memoria di Cecilia Mangini, scomparsa a Roma nel 2021, instancabile indagatrice del reale e indimenticata pioniera e outsider del cinema italiano.