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Torna nel 2019 “ We will rock you “ con la regia di Micaela Berlini

65.000 spettatori paganti, 56 repliche dal nord al sud dell’Italia sono i numeri della prima stagione teatrale di “We will rock you ” conclusasi l’11 aprile 2018 nel prestigioso Teatro Regio di Parma, davanti ad un pubblico appassionato e felice.

Per le vicende di Galileo e Scaramouche che hanno appassionato a ritmo di Rock platee animate da giovani e meno giovani che hanno condiviso con i protagonisti, tra emozioni e risate, il racconto di una Speranza, Barley Arts annuncia ora una seconda stagione teatrale con la regia di Michaela Berlini e la direzione artistica di Valentina Ferrari, che inizierà a novembre 2019 e si prolungherà lungo tutto il 2020.

Queste le prime città annunciate: Senigallia (1 e 2 novembre, Teatro La Fenice), Napoli (5 novembre, Teatro Augusteo), Bari (8 novembre, Teatro Team), Genova (12 e 13 novembre, Teatro Politeama), Parma (21 novembre, Teatro Regio), Padova (30 novembre, Teatro Geox), Lugano (10 e 11 dicembre, LAC Lugano), Brescia (14 dicembre, Teatro Morato), Sanremo (21 dicembre, Teatro Ariston), Varese (10 gennaio 2020, Teatro Apollonio), Legnano (17 gennaio, Teatro Galleria), Torino (24 e 25 gennaio, Teatro Colosseo), Firenze (dal 7 al 9 febbraio, Teatro Verdi), Cosenza  (12 febbraio, Teatro Rendano), Catania (14 febbraio, Teatro Metropolitan), Ascoli Piceno (18 e 19 febbraio, Teatro Ventidio Basso), Vicenza (4 e 5 marzo, Teatro Comunale) e Milano (dall’11 al 15, dal 18 al 22 marzo 2020, Teatro Ciak).

Lo spettacolo originale è stato scritto e prodotto da Ben Elton, in collaborazione con Roger Taylor e Brian May. Le musiche e le canzoni sono quelle originali, cantate in lingua inglese e eseguite rigorosamente dal vivo da un’eccezionale band formatasi per l’occasione.

L’attenta rivisitazione e implementazione del testo originale, tradotto da Raffaella Rolla, a cura della Regista Michaela Berlini, del Direttore Artistico Valentina Ferrari e del Produttore  Claudio Trotta hanno conferito allo show motivi di gradimento e interesse da parte di un pubblico estremamente transgenerazionale, valorizzando i contenuti e evidenziando l’attualità di temi quali il bullismo, istruzione, riscaldamento globale, omologazione culturale e l’oppressiva presenza quotidiana della rete nella vita di tutti.