Venti opere di grandi dimensioni, realizzate dall’autore negli ultimi due anni, che esprimono il suo “ sentimento “ e l’angoscia che prova nell’indagare, anche facendo ricorso ad espressioni reperibili nella pittura orientale dell’espressionismo tedesco, la verità che, nascosta, alberga in ognuno di noi.
Attraverso espressioni facciali a carattere formale Quintana consente a chi osserva le sue opere di respirare un clima di calma apparente che, però, non corrisponde a quanto prova interiormente, provocandogli uno smarrimento che riesce peraltro a descrivere atteggiamenti e momenti in grado di riflettere quelli tipici della sua isola natia; lavori del genere di quelle dal titolo di
L’opera di Quintana ispira quindi occasioni di profonda contemplazione attraverso tracce ed indizi descritti in maniera delicata ed ammiccante che inducono al raggiungimento di quella eterna verità della quale ognuno di noi è perennemente alla ricerca.
La mostra, che gode del patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura e dell’Ambasciata della Repubblica di Cuba presso la Santa Sede resterà aperta fino al prossimo 16 giugno ed è accompagnata da una interessantissima pubblicazione opera di Luciano Caprile.