E se consideriamo le difficoltà di circolazione delle notizie dell’epoca dovremmo arrivare a concludere che la fama di quell’uomo, forse mitico, ma certamente erudito, astronomo, eremita che visse in quel di Foligno nel ‘700 in un’epoca in cui il confine tra astronomia e astrologia, filosofia e saggezza era più sfumato di quanto sia ora, era talmente “potente” da travalicare ogni confine e diffondersi, quasi come un lampo, fino a diventare il simbolo delle comunità dell’epoca che al suo almanacco giunsero a far riferimento per la conduzione della vita quotidiana.
Esattamente come avviene ora, dopo 260 anni dalla sua prima uscita: un calendario del buon vivere che espone antichi segreti di vita non soltanto rurale ma anche pratica ed utile al corpo e, soprattutto, all’anima: soluzioni pratiche, consigli per la casa, per l’orto, per il giardino costituiscono un corollario di utilities che rendono la pubblicazione un prezioso scrigno di idee per continuare a vivere sereni in un mondo ed in un ambiente che tanto sereno non è più.
La naturale evoluzione dell’Almanacco è anche accessibile in rete nella sua intera collezione: basa un click e l’opera di Barbanera si presenterà all’interessato in formato digitale unitamente alla documentazione della Fondazione Barbanera 1762 appositamente realizzata anche allo scopo evidenziare e confrontare documenti, studi, progetti riguardanti le tradizioni per come ci appaiono e per come esse possano diventare futuribili ed adatte a custodire non soltanto la memoria dell’Almanacco ma contribuire alla evoluzione della specie umana e dell’ambiente per la salvaguardia del quale l’Almanacco è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità e dell’Unesco già dal 2015.
Il felice incontro tra attualità e tradizione l’elegante volumetto rappresenta la pratica concretizzazione delle armonie che da sempre governano gli astri e la vita sulla Terra riferendosi al naturale ed armonico movimento reciproco della Luna e del nostro pianeta che non a caso è da sempre la divina espressione dei ritmi dell’uomo e dei mezzi naturali di sostentamento che la Natura ci ha posto a disposizione.
L’edizione 2022 dell’Almanacco è stata presentata non corso di un affollata conferenza stampa tenutasi a Roma, al ristorante Casale di Tor di Quinto nel corso della quale il conduttore radiofonico e televisivo Federico Quaranta, presenti Luca Baldini, AD dell’Editoriale Campi, e M. Pia Fanciulli, responsabile di redazione delle Edizioni Barbanera,
Duecentootto pagine, sedici per ogni mese che si apre con un proverbio e con le effemeridi di Sole e Luna e poi eventi astrologici, curiosità del mese, previsioni del tempo e tanto, tanto altro caratterizzano la versione “ moderna “ di una Barbanera re della costruzione del paesaggio ed in grado di unificare in una sola pubblicazione tutti i dialetti, soprattutto quelli del mondo agricolo del quale una perfetta riproduzione vive e vegeta all’interno dell’Orto Botanico che la Fondazione cura per mezzo di due appassionati che rispondono ai nomi di Isabella Dalla Ragione, agronoma e Mauro Morosi, responsabile della gestione “ materiale “dello straordinario Orto giardino delle Stagioni che sorge a latere dell’edificio della Fondazione e nel quale si toccano con mano, seguendo i tempi del cielo e della terra proprio come fa Barbanera, le atmosfere, le luci, i colori oltre alle buone pratiche dello spirito e dei rapporti umani.
L’Almanacco 2022 sarà disponibile dal prossimo 23 ottobre in tutte le edicole e librerie d’Italia e non solo in 3.500.000 copie che verranno distribuite in parte anche all’estero ( Argentina, America e paesi italofoni all’interno dei quali le comunità italiane possono restare ancorate alle tradizioni del nostro paese grazie anche al volumetto che è stato fregiato del titolo di “ Memoria del Mondo “ quale Patrimonio documentario dell’Umanità e simbolo universale della cultura d’almanacco ).