Intrighi di ‘ndrangheta, oscure relazioni con i social media, una setta di fanatici della rete sullo sfondo di una lotta violenta tra un magistrato, Rasselli, dal carattere pacifico, molto riservato al quale un capo bastone della piccola città di Larodi ( Lamezia Terme?) rende difficile svolgere il suo onesto lavoro di magistrato coinvolgendolo in un intricato giallo fatto di vendette e di pericolose relazioni oltre che metterlo a confronto con una stranissima setta pseudo religiosa fatta di personaggi che ricordano agenti segreti sotto copertura.
L’ambientazione somiglia proprio ad una bolgia, una bisaccia all’interno della quale contraddizioni e violenza fatalmente imprimono uno strano fascino, il tutto in un momento storico molto particolare, quello del covid, che contribuisce a rendere l’ambiente tale da confondere ancor più la verità; ma quest’ultima viene sempre a galla e Rasseli, abilmente, saprà trovare la soluzione più idonea per il trionfo della giustizia.
L’ambiente ricorda, per sommi capi, l’esperienza in magistratura dell’autore, che nel corso della sua carriera si è occupato anche di numerosi procedimenti a carico di organizzazioni criminali di stampo mafioso.