THE IMITATION GAME di Morton Tyldum. Recensione di MK . The Imitation Game, tratta della storia di Alan Turing, un matematico che nella seconda guerra mondiale insieme ai suoi colleghi riesce a decifrare la macchina Enigma, la macchina con cui le forze tedesche inviano messaggi in codice sulle azioni militari dei suoi U-boat. Il tema è affascinante per vari motivi, perché grazie al lavoro svolto sulla macchina, elettro meccanica di sua invenzione vengono buttate le basi del futuro computer di cui la Apple adotterà il simbolo della mela morsa al cianuro, mangiata da Turing per suicidarsi. Il simbolo del peccato originale è entrata nell’immaginario collettivo proprio nella futura era dell’informatica di cui oggi siamo tutti figli. Il film, stranamente, trascura di citare le passioni di Turing verso autori come Luis Carrol o le favole per ragazzi di cui Alan era appassionato, informazioni di dominio pubblico su di lui. Non è la prima volta che il tema viene trattato nei film, di cui uno di ottima fattura del 2001 con il titolo “Enigma”, prodotto tra gli altri da Mike Jagger, di cui si può dire però che entra molto meglio nella situazione bellica di allora. Di questa narrazione si può dire, invece, che l’aspetto preponderante è l’aspetto psicologico di cui l’attore Benedict Cumberbatch è ottimo interprete (non stpirebbe un Oscar). Va detto anche che in questa storia viene messa in risalto maggiormente la sua natura di emarginato, di omosessuale e di ebreo, questo nell’ottica di quel senso di rivalsa sociale di cui gli eroi sono portatori, ma in questo caso con un tema sensibile. Questo sicuramente ne accentua l’attualità, soprattutto perché veniamo a conoscenza che non solo in Germania venivano fatte epurazioni dei diversi, ma anche nella civile Inghilterra la persecuzione si estese anche oltre la fine della guerra con migliaia di incriminazioni, di esecuzioni o castrazioni chimiche di cui fu vittima anche Turing.
A dirigere il film è il regista norvegese Morten Tyldum , candidato ai BAFTA 2012 per “Headhunters” , sulla sceneggiatura di Graham Moore , basata sul romanzo “Alan Turing. Storia di un enigma” di Andrew Hodges (Bollati Boringhieri) . Con Benedict Cumberbatch e keira Knightley , nelle sale italiane dal 18 dicembre.