Anche stavolta l’ottimo Denzel veste i panni di un ex agente della CIA che si finge morto e se ne va in pensione dedicandosi alla apparentemente innocua attività di taxista di Boston: é un uomo stimato e rispettato per i suoi modi gentili, per il suo altruismo e per la generosità verso chiunque; ma, come nel precedente film, succede qualcosa che scatena in lui un incontenibile desiderio di giustizia: una sua amica ed ex collega, Susan ( Melissa Leo ) è incaricata di indagare su un apparente omicidio-suicidio accaduto a Bruxelles ma qualcuno, per ostacolare le indagini, la uccide e Robert McCall-questo il nome dell’ex agente CIA interpretato da Denzel Washington, sente risvegliarsi in se quel mai sopito sentimento di fare ordine; da qui l’idea di giustiziare chi ha ucciso Susan.
“ La mia amica è stata barbaramente uccisa, io studierò come sono accaduti i fatti e troverò chi è stato “: e così accade.
L’ex agente, dietro una maschera di uomo buono, è in effetti un inarrestabile duro che ” senza pietà ” ( da qui il sottotitolo del film ) passerà a vie di fatto facendo fuori uno ad uno chi ha tradito il mandato che lo Stato gli aveva affidato, primo fra tutti il suo ex compagno per sette anni di squadra, Dave ( Pedro Pascal ), con una sequenza impressionate di uccisioni violente che francamente appare soltanto motivata dall’interesse di ripetere il successo della prima edizione nella quale la squadra degli interpreti è sostanzialmente la stessa; soltanto il soggetto è leggermente diverso ed è ripreso nella prime immagini di questo sequel.
Insomma, un film d’azione, sicuramente accattivante, con buoni interpreti e con ottimo uso dell’immagine fotografica ( eccezionali le scene finali sotto una tempesta implacabile che coinvolge una città evaquata e tuttavia nella quale funziona ancora la corrente elettrica che mette in movimento alcuni ventilatori che avranno una notevole parte nella soluzione della vicenda ), dotato di notevoli motivazioni scaturenti forse dal credo religioso tanto di Washington che di Fuqua che sembrano risentire, anche professionalmente, degli insegnamenti appresi nella frequentazione di una religione certamente non esente da atteggiamenti di giustizia del tipo di quello posto in atto nel film.
L’uscita in sala della pellicola il cui soggetto è opera di Richard Lindhein e Michael Sloan, é prevista per il prossimo 13 settembre