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Morto tra una settimana o ti ridiamo i soldi: il suicidio in barzelletta

Morto tra una settimana

Tom Edmunds ha diretto questo film dal sapore vagamente onirico per dimostrare ancora una volta che quanto si desidera non accade quasi mai: è quanto succede a Williams ( Aneurin Barnbard ), ragazzo profondamente insoddisfatto della sua vita di sfortunato e poco abile scrittore, che dopo aver tentato più volte inutilmente e per una serie di buffe coincidenze, di “ togliersi di mezzo “ suicidandosi, decide di affittare un professionista del settore per finire di vivere la sua tanto tormentata vita.

Stipula quindi un contratto con Leslie ( Tom Wilkinson ), dipendente di una pseudo agenzia specializzata nel settore specializzato nel togliere di mezzo quelli che vogliono suicidarsi, che entro una settimana dovrebbe porre fine alle sue insoddisfazioni ed alle proprie angosce.

Ma, come prevedibile, le cose non vanno per il “ verso giusto “ e Williams trova quanto ha inutilmente fino ad allora cercato: un editore per un suo libro e l’amore, una ragazza che riesce a fargli comprendere che la vita vale la pena di essere vissuta: cerca così di evitare il killer che, però, non può rescindere il contratto stipulato ( e pagato ): ha soltanto una settimana di tempo per farlo…………..

Il film si conclude, tra alti e bassi nemmeno un pochino esaltanti, con una ovvietà esasperante che lascia insoddisfatto lo spettatore il quale, ignaro di tanta banalità e confidando in un colpo di scena in grado di risollevare le sorti della pellicola, ha assistito a ottanta minuti di melenso svolgimento di una storia il cui soggetto avrebbe francamente fatto sperare di più.

Triste e scura la fotografia, come si conviene alla storiella narrata dal film, dello stesso tenore la sceneggiatura che è dello stessi Tom Edmunds.

“Morto tra una settimana…” arriva nelle sale il prossimo 22 novembre. Di seguito la clip “Non è morto nessuno”