ARTE ANTEPRIME FILM CINE&TURISMO CINEMA INTERVISTE LIBERAMENTE LIBRI LO SAPEVATE CHE... MODA E TENDENZE MUSICA NEWS RECENSIONI FILM RECENSIONI SR E JR RUBRICHE TEATRO TV
Caricamento in corso

Predestination: la ricerca delle identità. Al cinema dal 1°luglio

Predestination: la ricerca delle identità. Al cinema dal 1°luglio

Condividi questo articolo:

Ethan Hawke. PREDESTINATION

Ethan Hawke. PREDESTINATION

PREDESTINATION di Peter & Michael Spierig. Recensione di MK

Film di genere thriller, ma anche noir e di fantascienza, con i viaggi del tempo, i quelli che si vedono spesso nei film del genere, ma con un intento narrativo e d’atmosfera più che spettacolare, soprattutto nella prima parte. É sicuramente un film originale nel suo impianto, quasi filosofico in quanto i viaggi nel tempo sono solo un mezzo narrativo per portare l’attenzione sulla circolarità del tempo, ma soprattutto sulla ricerca della propria identità cercata e alla fine trovata. In questo il film è geniale, i due personaggi chiave il barista /agente segreto ben interpretati da Ethan Haweke e La madre nubile/Joe interpretati ottimamente da Sarah Snook sono la chiave del film. L’intreccio delle identità si susseguono e si sovrappongono in tempi diversi fino a svelare con qualche difficoltà di intreccio la causa che ha prodotto il risultato e viceversa. Senza svelare la trama si può dire che è un film che gioca sulla identità, con l’aggravante che siamo noi stessi a determinare gli effetti di in una vita che sembra più un gioco quasi onirico, piuttosto che vita vera. Tutto ciò è sicuramente intrigante, anche se a volte sembra che il film si perda nell’intreccio troppo complesso per uno spettatore medio. Per altro le ambientazioni sono da film noir sono classiche, ma le potenzialità di una custodia di violino, che è anche una macchina del tempo, sembrano sfidare la logica della fantascienza più fantasiosa. Comunque il film si rivela interessante nel racconto e nei dialoghi dei due protagonisti che nel rivivere qualche cosa del passato giocano anche una specie di attrazione ambigua visto che l’identità sessuale di Sarah Snook e cambiata in maschile. Non si può non notare che gli intenti dei due fratelli gemelli registi fossero vari e ambiziosi, i risultati ci sono, anche se manca una linearità logica in alcuni passi della sceneggiatura e il film finisce per prestare il fianco a commenti opposti e assai diversi.

Commento all'articolo