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“Roma tra 50 anni”. La mostra IED al MAXXI indaga gli scenari futuri della capitale

“Roma tra 50 anni”. La mostra IED al MAXXI indaga gli scenari futuri della capitale

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Una settimana per guardare Roma con occhi nuovi e per provare a cogliere i germi del suo domani. È la prova che attende circa 400 studenti e studentesse IED Roma che, guidati dall’esperienza di 16 curatori, esploreranno e studieranno laCittà Eterna, i suoi contorni, i suoi contrasti e le sue risorse. Poi, attraverso la fotografia e le arti visive, proveranno a immaginare la città che sarà,oltre l’eredità del proprio passato e le difficoltà del presente.

Questo, il tema da cui si sviluppa la XV edizione di IED Factory, che ogni anno coinvolge giovani creativi di tutti i dipartimenti dello IED di Roma in laboratori trasversali con curatori d’eccezione, provenienti da esperienze multidisciplinari. Quest’anno, l’iniziativa ha coinvolto artisti e curatori che hanno nel racconto visivo e del territorio il centro del proprio lavoro: Ilaria Magliocchetti Lombi, MunaMussie, Massimo Siragusa, Christian Raimo, Alessandro Imbriaco, Valentina Vannicola, Moira Ricci, Alessio Pellicoro, Viola Pantano, Giorgio Di Noto, Luca Capuano, Ropocoop, Daniele Villa Zorn, Carmelo Baglivo, Luis Do Rosario, Gilles Raynaldy.Tutti hanno proposto agli studenti il loro workshop,e dedicheranno alle classi una settimana di laboratori intensivi per mettere in scena la loro visione sul futuro della capitale: fotografie stampate e digitali, collage fotografici, scatti rielaborati, installazioni, ritratti, reportage sono alcune delle tecniche che saranno utilizzate.

Mercoledì 5 aprile alle 19 il MAXXI- Museo nazionale delle arti del XXI secolo accoglierà i risultati del lavoro tra curatori e studenti, con la mostra estemporanea“Roma tra 50 anni”. Un evento pubblico e gratuito che celebra i 50 anni della sede romana e che vedrà il suo via con la Lectio “Roma, l’ombra e la grazia. Anatomia di una città senza confini”, curata dallo scrittore, conduttore radiofonico e direttore del Salone internazionale del Libro di Torino Nicola Lagioia.

“Bella e perduta? Invivibile e traboccante di vita? Degradata e sublime? Ma soprattutto: eterna o transitoria? Con 2700 anni di storia alle spalle, Roma sembra avanzare nel XXI secolo senza una direzione chiara ma al tempo stesso è una città in cui tutto il mondo occidentale -come diceva Borges – può sempre riconoscersi”, scrive Nicola Lagioia. “Siamo figli putativi di questa città, e dunque costretti a riconoscere, come se riguardasse noi stessi, perché di fatto ci riguarda, che ogni manifestazione della realtà – nei confini mai troppo chiari di Roma – contiene anche il suo opposto. Nel cinismo c’è un’antica saggezza. Nella brutalità, una profonda capacità di relazione umana. Nell’indolenza, alcuni millenni di riflessione filosofica. Nell’ombra, la grazia. Un viaggio nel cuore di una città irriducibile (e ingentrificabile) che è anche una delle poche occasioni rimaste per fare esperienza”.

Come saranno i romani e le romane del futuro? Roma è da sempre una città profondamente multiculturale, le comunità di origine straniera sono in crescita e l’attualità ci mostra come i flussi migratori non siano arginabili. È verosimile immaginare che i romani e le romane tra 50 anni porteranno con sé un’eredità culturale sempre maggiore.A partire dall’identificazione di quartieri e luoghi pilota ogni gruppo lavorerà al racconto di quella realtà attraverso un’indagine fotografica, associando i ritratti dei suoi abitanti al contesto in cui vivono, che cambia e si evolve insieme a loro.

 

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