L’artista, in condivisione con i Professori del Dipartimento del DAMS, ha deciso di celebrare il Cinema, uno dei temi a cui si ispira spesso nelle opere che esegue negli spazi pubblici – come le sue famose scalinate romane dedicate a grandi attrici – al punto che di recente il volume francese “Street Art e Cinema”, che raccoglie le opere di Street Art ispirate alla settima arte da tutto il mondo, gli ha dedicato un ampio focus – sulle pareti dell’Aula Parco di Roma Tre, e di farsi aiutare in questo anche dagli studenti dell’ateneo.
“Quando cito icone e scene dall’immaginario cinematografico per realizzare i miei dipinti, lo faccio sia perché il Cinema è una mia grande passione, sia perché è un linguaggio universale che da centoventi anni arriva immediatamente alle persone”. “Dipingere opere per il DAMS è per me un sogno che si realizza – ha spiegato l’artista – perché è il corso di laurea che ha visto tra i suoi studenti dei compianti geni che ho molto amato, dagli artisti Andrea Pazienza a Freak Antoni alla curatrice Francesca Alinovi, prima in Italia ad approfondire il fenomeno dei Graffiti quasi 40 anni fa.
In cattedra assieme alla docente di Storia del Cinema, Stefania Parigi, Diavù, reduce da un’aggressione in Via Decio Mure, quartiere Quadraro, mentre realizzava un murales commissionato dal VII Municipio dedicato a Sisto Quaranta, ha raccontato come è nato il progetto, come docenti e studenti hanno collaborato con lui, ha approfondito le tematiche della sua arte e delle opere realizzate per l’Ateneo, e ha anche affrontatoargomenti di grande attualità come arte e vandalismo, Street Art e Gentrification, Urban Art e riqualificazione urbana e riappropriazione degli spazi condivisi attraverso l’Arte Urbana.