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“L’Isola dei Cani” di Wes Anderson al cinema dal 1 maggio. L’intervista ai protagonisti #video

L'Isola dei Cani di Wes Anderson invade Mangasia
L’Isola dei Cani di Wes Anderson

“L’Isola dei Cani” di Wes Anderson al cinema dal 1 maggio. Nono lungometraggio e secondo film d’animazione in stop motion per Wes Anderson che con L’Isola dei cani, in sala dal 1 maggio, firma la sua ultima opera ambientata nel 2037 e dedicata al racconto della grande avventura del giovane Atari e degli spassosissimi cani coraggiosi – Rex, King, Boss, Duke, Chief – messi in quarantena su un’isola destinata all’accumulo di rifiuti e immondizia per volontà di un governo che vuole debellare la diffusione di una misteriosa influenza canina.

Film di apertura dell’ultima edizione della Berlinale, L’Isola dei cani è un viaggio epico ricco di umorismo, azione ed amicizia che omaggia la cultura filmica giapponese e pone le sue basi sulla necessità di condividere i principi di eroismo, speranza e rifiuto dell’intolleranza verso il prossimo. “Volevamo fare qualcosa di futuristico. Volevamo un branco di cani alpha che fossero a loro modo tutti dei leader – ha spiegato Anderson, che ha scritto questo film con i fidati amici Roman Coppola e Jason Schwartzman – e allo stesso tempo volevamo che l’ambientazione fosse nipponica perché ispiratore di questo progetto è stato l’amore verso dei film giapponesi”. Oltre al cast stellare di voci – tra cui Bryan Cranston, Edward Norton, Bill Murray, Jeff Goldblum, Greta Gerwig, Frances McDormand, Scarlett Johansson, Liev Schreiber – Anderson ha potuto contare ancora una volta sulle musiche del Premio Oscar Alexandre Desplat: “Questo è un film ancora più ambizioso di Fantastic Mr. Fox e non assomiglia a nient’altro si sia visto sino ad ora – ha svelato il compositore -. L’animazione è selvaggia e la quantità di dettagli contenuti in ogni fotogramma è sorprendente. È una bellissima favola che ti porta in un mondo a parte, un mondo che nessun altro a parte Wes avrebbe potuto immaginare”.

Il mondo de L’Isola dei cani è una realtà alternativa, una città inventata in un tempo inventato che con licenza artistica fonde il vecchio e il più moderno Giappone tutto filtrato attraverso lo sguardo del cineasta che per la realizzazione di questa sua opera ha deciso di servirsi dell’originalità e artigianalità della tecnica della stop motion, in cui anche il più piccolo elemento è differente dagli altri e con un proprio stile grafico. Sono servite 16 settimane per realizzare ogni animale protagonista, in totale sono 1097 i burattini realizzati ed i personaggi umani hanno fino a 53 volti scolpiti e dipinti a mano per le loro varie espressioni; inoltre per la realizzazione delle scenografie sono stati progettati 240 set. L’Isola dei cani arriverà al cinema il 1 maggio distribuito da 20th Century Fox.

“L’Isola dei Cani”: Nel futuro 2037, la crescita incontrollata dei cani e la diffusione di una misteriosa “influenza canina” impone al sindaco della città di Megasaki, nell’arcipelago giapponese, di adottare una drastica misura d’emergenza: mettere in quarantena tutti i cani del Paese, segregandoli su un’isola destinata all’accumulo di rifiuti e immondizia. In seguito alla scomparsa del suo cane da guardia Spots, un dodicenne di nome Atari Kobayashi dirotta eroicamente un piccolo aeroplano e lo pilota fino all’Isola dei cani. Dopo il brusco atterraggio, viene soccorso da un manipolo di meticci, disposti a tutto pur di sfuggire alla deprimente condizione in cui versano. Commossi dal coraggio e dalla devozione del ragazzino nei confronti dell’animale domestico smarrito, Capo (voce originale di Bryan Cranston), Rex (Edward Norton), Boss (Bill Murray), Duke (Jeff Goldblum) e King (Bob Babalan), si impegnano a proteggerlo dagli uomini che gli danno la caccia e scortarlo nel pericoloso viaggio che deciderà il destino dell’intera prefettura.

L’intervista al cast