Daniela Marra, giovane, affermata e bellissima attrice calabrese, racconta a “ilprofumodelladolcevita.com” il suo ingresso nella serie TV di successo “Squadra Antimafia”, e come è iniziata la sua carriera artistica.
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“Il Profumo della Dolce Vita” ha incontrato Daniela Marra, giovane e bellissima attrice calabrese, entrata di recente nel cast di “Squadra Antimafia”, la fiction mandata in onda ogni Mercoledì in prima serata da Canale 5 a partire dell’8 settembre 2015 e diventata un cult in Italia. Prodotta da Taodue, è arrivata alla settima stagione raggiungendo ascolti di record assoluto per l’Italia.
Ciao Daniela, il nostro magazine online, “ilprofumodelladolcevita.com”, è molto giovane ed è letto da giovani artisti del mondo del cinema, della TV e dello spettacolo. Quale giovane magazine, di recente, abbiamo avuto l’idea di dare visibilità, attraverso le nostre interviste, non solo ai grandi artisti di fama internazionale e italiana, ma anche a giovani artisti per farsi conoscere meglio. Non è certamente il tuo caso Daniela, visto che adesso sei diventata una delle protagoniste di una serie che ha un grande successo televisivo come “Squadra Antimafia”! Ma cosa diresti di te in poche righe ai nostri lettori che volessero conoscerti meglio e non solo attraverso lo schermo della TV?
Prima di tutto grazie per questa intervista. Sono già molto grata a “Squadra Antimafia” per la visibilità che mi sta dando. Raccontarmi a parole non è facile, è anche attraverso il mio lavoro che esprimo parte del mio modo di essere. Sono piuttosto timida e penso di essere una persona che vada conosciuta lentamente, ecco, posso dire questo!
Come ti ritrovi nei panni di questo personaggio di “Squadra Antimafia” che assumerà nella fiction un ruolo sempre più importante e decisivo qual è quello di “Anna Cantalupo”? Perché secondo te la produzione ti ha affidato questo ruolo che diventerà così importante?
Quello della Cantalupo è un ruolo che entra nella storia in punta di piedi per poi assumere, di puntata in puntata, maggiore corpo e autorevolezza. La Taodue mi ha conosciuta durante i casting per il ruolo di Maria Marruso che ho poi interpretato ne “Le mani dentro la Città“, per la regia di Alessandro Angelini. Grazie a quel ruolo mi sono stati proposti altri casting per nuove serie, fino a quando non ho affrontato il provino per Anna Cantalupo, ed eccomi qui! Il rapporto con la Taodue è di reciproca stima e sono contenta stia credendo in me e lo stia dimostrando con la volontà di far crescere me ed Anna!
Rispetto ad altre esperienze professionali di attrice, qual è il clima che si respira nel backstage della produzione, che respirate voi attori protagonisti e non? E’ un clima che dà serenità o vi dà molta pressione proprio perché “Squadra Antimafia” sta avendo in Italia un successo così importante?
L’obiettivo è sempre quello di mantenere un buon livello, quindi si lavora molto intensamente. Le riprese durano molti mesi, è un lavoro impegnativo, però la stanchezza si affronta grazie all’entusiasmo. La troupe e il cast di “Squadra Antimafia” sono molto affiatati. Quindi si sta decisamente bene!
Daniela, vuoi raccontare ai nostri lettori come è iniziata la tua carriera artistica e soprattutto la tua brillante carriera di attrice? Quali difficoltà hai incontrato nel tuo percorso professionale che vuoi raccontarci?
Il mio percorso nasce da una pura passione, in particolar modo per il teatro. Ho iniziato a studiare recitazione in una associazione culturale della mia città quando avevo 15 anni e ho cercato di vedere più spettacoli possibili. Ho iniziato a pensare che potesse diventare una professione ai tempi dell’università, quando stavano per scadere i termini di età per entrare nelle più importanti scuole nazionali di recitazione. Così mi sono detta “o la va o la spacca”, ed è andata! Ho mollato tutto e ho frequentato la scuola di recitazione del Teatro Stabile di Torino, fondata da Luca Ronconi e ai tempi diretta da Mauro Avogadro.
Difficoltà? Tutti i giorni, come accade in ogni ambiente lavorativo, l’importante è avere la grinta per risolverle e andare avanti!
Hai fatto altre esperienze lavorative prima di dedicarti a tempo pieno alla recitazione, alla tua professione attuale di attrice? Soprattutto per arricchire il tuo bagaglio professionale di artista e la tua esperienza umana: una brava attrice, si dice infatti, non è solamente chi sa recitare bene! Ci sono altre qualità che sono molto importanti in questo lavoro. Cosa ci vuoi dire in merito?
Sono d’accordo! Fare tante esperienze, conoscere persone e realtà diverse credo sia fondamentale per dare maggiore valore alla propria vita e migliore anche sul lavoro. Ho fatto altri lavori, ho frequentato realtà complesse anche in quartieri molto difficili. Credo che confrontarsi con la diversità sia la maggiore fonte di ricchezza per ciascuno di noi e credo che sia necessario farlo con rispetto e senza giudizio.
Quali vere difficoltà hai incontrato fino ad adesso nella tua carriera di attrice e di artista in genere? E qual è stata l’esperienza che hai fatto nella tua professione che non vorresti fosse mai accaduta?
Sino ad ora non mi sono capitate esperienze tanto negative da farmi dire “non avrei mai voluto che accadesse”. La mia carriera è ancora all’inizio, la strada è lunga e spero tanto di non dover mai fare un’affermazione del genere.
Lavori nel mondo della televisione, del teatro, del cinema e dello spettacolo oramai da molti anni e di gavetta ne hai fatta tanta. Prima di arrivare al successo nazionale con “Squadra Antimafia”, hai mai pensato di mollare tutto, di punto in bianco, per dedicarti ad un’altra attività professionale?
Sono una persona curiosa e non ti nego che sono stata attratta anche da altri mondi, altre attività professionali, ma non in maniera così forte da farmi pensare di mollare tutto.
Quando hai deciso di fare questa professione e ne hai parlato con i tuoi genitori, cosa ti hanno detto? Sappiamo tutti che il mondo dello spettacolo, del cinema e della TV in genere, sono mondi molto difficili e pieni di insidie.
Non è stato semplice. Quando ho deciso di iniziare questo percorso seriamente frequentavo l’università e stavo facendo degli studi che mi piacevano molto, ma sentivo che non era la strada che realmente volevo percorrere, non ero del tutto felice. Quando l’ho comunicato ai miei genitori avevo paura di deluderli, ma sono stati eccezionali! Saranno stati sicuramente assaliti da mille pensieri e preoccupazioni, ma si sono fidati di me. Mi sono stati vicini e hanno capito che non stavo scherzando, ma che era un desiderio concreto, che ero disposta a fare molti sacrifici pur di riuscire. Mi hanno aiutata e rispettata!
Daniela, vorremmo sapere qual è la cosa più buffa e divertente che ami ricordare e raccontare della tua esperienza professionale di attrice. Sai bene che queste cose piacciono molto ai lettori e spesso fanno amare di più l’artista proprio perché viene visto come un “umano” e anche a loro, agli artisti famosi, possono capitare delle cose divertenti o imbarazzanti ma che poi nel raccontarle diventano simpatiche. Tu cosa ricordi di bello e divertente che ti è accaduto?
Te ne potrei raccontare diverse, dal mio essere completamente impacciata con le armi in “Squadra Antimafia”, alle difficoltà avute una volta nel fare una scena molto drammatica con un neonato in braccio: dovevo dire addio alla vita e a mio figlio, ma il bambino mi faceva dei sorrisi pazzeschi ed era durissima non reagire a quello spettacolo sorridendo a mia volta. E’ stato davvero molto difficile.
Una cosa che in molti non sanno è che in teatro, durante l’ultima replica di uno spettacolo, ci si fa degli scherzi in scena, scherzi che il pubblico non può vedere ma di cui noi attori e spesso anche i macchinisti siamo vittime. E’ un modo divertente e tenero di salutare uno spettacolo che non verrà più replicato. In una scena dovevo mangiare delle ciliegie e una mia collega, prima dell’inizio della replica, le aveva bagnate con l’aceto. Immaginate come ho reagito in scena e soprattutto la mia impossibilità a parlare dopo…
Oltre al Cinema, al Teatro, e alle fiction TV, esiste un nuovo mondo che si compone di molteplici opportunità per sperimentarsi e lavorare come attore o come attrice, o come artista del mondo della filmografia: sono quelli delle web-fiction, dei web-movie, di YouYube, ed altri modelli ancora che utilizzano le nuove tecnologie informatiche e multimediali. Tu come artista affermata della TV, come vedi questa nuova prospettiva che è divenuta così articolata ma che forse dà ai giovani artisti di oggi più opportunità di lavoro, di esperienza professionale e più possibilità che nel passato di farsi conoscere?
Beh, grazie per l’ “artista affermata”, ma ancora è tutto da vedere.
Il web è eccezionale! Uno strumento interessante che senza spendere molto regala la possibilità di esprimersi liberamente e farsi conoscere!
Grazie al web in questi anni tutti noi stiamo venendo a contatto con artisti e creativi che altrimenti difficilmente avremmo conosciuto. Non è un caso che anche una piattaforma come Netflix abbia preso piede in maniera così determinante a livello internazionale e con un così alto livello qualitativo.
Quali sono i tuoi modelli di attrice o di attore, e quali i tuoi maestri che sono riusciti a lasciarti un segno professionale importante?
Non ho attori di riferimento, ma attori che mi piacciono molto e che hanno lasciato un segno, ne dico uno per tutti, uno italiano: Gianmaria Volontè.
Tra i maestri sicuramente Mauro Avogadro, il mio maestro dello Stabile di Torino, Nikolaj Karpov e Luca Ronconi. Tutti questi hanno lasciato un grande segno in me. Ma anche tanti attori, colleghi e registi ai quali rubo sempre un po’ di esperienza.
Il mondo dello spettacolo, sai bene Daniela, non dà tregua, soprattutto quando raggiungi la fama e la notorietà come nel tuo caso. Come fai a gestire la tua vita affettivo/sentimentale con il lavoro che fai? Hai avuto in passato o anche di recente delle esperienze che ti hanno creato delle difficoltà?
E’ ancora tutto facilmente gestibile, la mia carriera si sta delineando lentamente e fino ad ora sta andando tutto bene.
Molti giovani artisti del mondo dello spettacolo, della TV, del Cinema, hanno cercato di arricchire il loro bagaglio professionale andando all’estero. Noi ne abbiamo intervistato alcuni. Si sono trasferiti in altri paesi per imparare ancora di più e avere un ventaglio di opportunità lavorative di livello internazionale e non solo italiano. Tu hai mai pensato di andare all’estero, per esempio a Hollywood o a New York o in una città occidentale dove il cinema e la televisione danno molte opportunità ai giovani artisti bravi?
Assolutamente si! è uno dei miei obiettivi, sto lavorando per questo, sto canalizzando le mie energie per andare a scoprire nuove frontiere! Tra un ciak e l’altro studio e m’informo, verrà il momento anche per prendere l’aereo. Intanto mi godo la mia Italia e la possibilità di iniziare a consolidare la mia carriera qui.
Dopo questa bella esperienza che stai vivendo in questi giorni e che continuerà per un bel po’ (fingers crossed!), qual è il sogno nel cassetto che professionalmente vorresti si realizzasse?
Se ti dicessi “l’Oscar” risulterei troppo ambiziosa?!
Scherzi a parte, per me è importante avere la possibilità di continuare a fare questo mestiere raccontando belle storie, storie necessarie, e la cosa che mi auguro dopo questa importante esperienza è di far parte di un bel progetto cinematografico.
Grazie Daniela per averci dedicato il tuo prezioso tempo e in bocca al lupo per il tuo futuro di attrice di successo che speriamo, noi de “ilprofumodelladolcevita.com, sia sempre più roseo e prestigioso… e magari, chi lo sa, se quando andrai ad Hollywood il tuo sogno non potrà realizzarsi? In questo caso non possiamo che dirti: Good Luck!
Grazie a voi e un saluto ai vostri lettori!
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