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Mingo racconta dei suoi luoghi del cuore e parla, per la prima volta, della sua vicenda giudiziaria

Mingo racconta dei suoi luoghi del cuore e parla, per la prima volta, della sua vicenda giudiziaria

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Mingo racconta dei suoi luoghi del cuore e parla, per la prima volta, della sua vicenda giudiziaria

Mingo è irrequieto per natura, debutta sui banchi di scuola, trasformando il liceo scientifico di Bari, nel suo primo palcoscenico. Il primo cortometraggio è un cimelio in VHS, che molti dei suoi compagni di università a giurisprudenza (ora illustri avvocati e magistrati), conservano gelosamente. Studia psicodramma a Il Club Dei Cento di Nino Scardina, a Roma per poi tornare a Bari, per amore. Tante le sue esperienze lavorative, dalle radio libere, all’animazione nei villaggi turistici, ma la grande passione è sempre stata il cinema. I suoi primi produttori sono state le amate prozie Lina e Filomena, che gli diedero come “paghetta” ben cinque milioni per girare in 35 mm il primo cortometraggio.

Oggi Mingo, per la prima volta, parla della vicenda con Striscia La Notizia, complicata e dalle molte sfaccettature, per la quale è ancora in corso il procedimento giudiziario.

Sei nato a Bari il 19 giugno: quanto è importante essere pugliese nelle tue caratterizzazioni, i tuoi personaggi?
La mia terra è particolare e meravigliosa: qui si aggirano strani tipi che sono stati per me, fonte d’ispirazione. In Puglia ho sempre fatto incetta di spunti, affascinato da questi meravigliosi
personaggi. I pescatori che gridavano e vendevano il pesce in un modo tutto loro, con movenze, che da sole, erano uno spettacolo. Non solo Bari, dove sono nato e ho vissuto, ma anche un paesino
vicino a Ostuni, Rosa Marina. Lì trascorrevo tutte le estati e il posto del cuore, dove ho avuto tante delle mie prime volte: ho imparato a guidare la macchina (ho preso un muretto con la mini metro di mia mamma), ho dato il primo bacio. A Rosa Marina, non lo posso dimenticare, ho fatto il mio primo spettacolino (pagato) in un piccolo baretto sulla spiaggia. Ogni cosa per me, parte e ritorna qui, in questa piccola località di mare, che conserva i miei ricordi più preziosi. Rosa Marina è una costante, continuo a trascorrervi più tempo possibile e spesso anche in inverno. Lì c’è la casa che i miei genitori acquistarono e per me, è sempre un ritornare a casa. Mi piace tanto anche quando non c’è nessuno e mi procura un po’ di malinconia. Non è tristezza, ma solo un ritrovare, i miei ricordi, i miei affetti. Mi sembra di vederle, mia mamma e sua sorella, sul maggiolone della zia! Immaginarle
ancora così, mi da una sensazione di protezione, di amore che mi fanno stare bene. Un abbraccio del quale non posso fare a meno e che mi è stato di conforto in momenti difficili e di dolore.

Il tuo lavoro, spesso, gravita nella tua meravigliosa terra, una scelta o un caso?
Un caso e una scelta, perché la Puglia Film Commission sta lavorando moltissimo, senza contare che è una regione con panorami bellissimi e una luce fantastica. Offre moltissime possibilità per ambientazioni di ogni tipo, diventando un set ideale per moltissime produzioni e registi. Qui è stato girato Tulipani, Nomi e Cognomi (tra Giovinazzo e Molfetta) ai quali ho preso parte. Sono sempre contento di lavorare qui, per le ragioni che ho già sottolineato, ma devo confessare che c’è un altro luogo che ha un posto speciale nel mio cuore: New York. Lo confesso: sono innamorato della Grande Mela da sempre e, quando ho avuto occasione di lavorarci, ne ho avuta conferma. New York mi stimola tantissimo, stuzzicando la mia immaginazione e fantasia e spero di poter tornare al più presto… anche perché vorrebbe dire che la situazione è finalmente migliorata e ci saremo lasciati alle spalle questa parentesi così difficile.

Mingo hai una grande passione per il cinema come attore, o ti piace anche stare dietro la macchina da presa?
Mi piace moltissimo il cinema a tuttotondo, quando si ama così, è impossibile non essere attratti anche dall’idea di stare dietro la macchina da presa. Il cinema e l’attività attoriale, sono la mia
grande passione, la mia fonte continua d’ispirazione. Il corto L’anniversario, sulla sicurezza stradale, nato da una mia idea, mi ha visto impegnato alla regia oltre che nel ruolo di protagonista.
Ho sempre tantissime idee che mi “frullano” in testa e molte riguardano il cinema e il suo mondo fantastico; il vero problema è che ho sempre più idee che tempo a disposizione, ma è questa
irrequietezza congenita, che mi costringe a non accontentarmi mai, spingendomi sempre a sperimentare nuove interpretazioni e nuovi progetti, a tenermi vivo.

Hai parlato di momenti difficili e non posso fare a meno di chiederti: quali sono gli sviluppi della vicenda con Striscia la notizia?
Al momento è ancora in corso il procedimento giudiziario. In questa prima fase, ritengo che la giustizia stia facendo il suo corso. E’ una storia complicata, che ha molteplici sfaccettature. Il ruolo di vittima non mi appartiene, non mi è mai appartenuto però, in questo caso, ne rivesto totalmente i panni. Avevamo numerosi capi d’imputazione a nostro carico che durante il dibattimento si sono sciolti come neve al sole. Non vi sono stati servizi finti e lo abbiamo dimostrato con grande fatica perché ritrovare le segnalazioni per alcuni pezzi andati in onda tra oltre 1100 pezzi realizzati, è un’impresa non da poco, soprattutto quando fai questo mestiere per spettacolo e non per indagini
giuridiche! Abbiamo dimostrato la nostra estraneità alle accuse di aver truffato per oltre 150 mila euro e la nostra assoluta integrità. Sfortunatamente non tutte le testate giornaliste sono uguali e,
qualcuno, ha voluto strumentalizzare questa grande conquista arrecandoci l’ennesimo danno! Purtroppo esistono giornalisti che pur di scrivere qualcosa di accattivante e per aumentare il numero di lettori scelgono la strada più semplice, quella del fango, che fa sempre notizia, anche se rappresenta una realtà deviata!

Quali sono i tuoi sentimenti nei confronti dei tuoi ex datori di lavoro?
Io sarò sempre grato ad Antonio Ricci per avermi dato un’opportunità meravigliosa! Striscia la Notizia rimarrà per sempre la mia famiglia. Mi spiace non aver potuto mai più parlare con loro…forse avremmo potuto risolvere tutto in modo diverso e comprendere dove si trova il marcio!
Non ho condiviso i loro comportamenti ma ho provato a capirli e perciò in un certo senso li giustifico… sono sicuro che finirà presto e nel migliore dei modi possibile.