Home Musica Umbria Jazz: dal 10 al 19 luglio Perugia “invasa” dalla musica

Umbria Jazz: dal 10 al 19 luglio Perugia “invasa” dalla musica

5_UJ15_MANIFESTO_2_bbJazz e black music, pop, soul e canzone d’autore, ritmi latini e musica elettronica tutto questo e molto altro a Umbria Jazz 15. Il programma della manifestazione, presentato il 13 maggio a Perugia, promette dieci giorni intensi di musica, contest, workshop dal 10 al 29 maggio, Perugia si animerà da mattina a notte di eventi e concerti con ospiti internazionali, tra cui: Chick Corea con Herbie Hancock, Caetano Veloso con Gilberto Gil, Paolo Conte, Brad Mehldau, Subsonica, Cassandra Wilson, Charles Lloyd, Dianne Reeves, Bill Frisell, Enrico Rava, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Danilo Rea . La novità di Umbria Jazz 15 è l’anteprima del 9 luglio in piazza IV Novembre, dedicata ai trent’anni di collaborazione tra UJ e il Berklee College of Music di Boston, con il concerto della Faculty Band di Larry Monroe e Donna McElroy e di Alissia Benveniste & The Funketeers, e la consegna delle lauree ad honorem del Berklee College of Music a due grandi musicisti presenti nel cartellone del Festival, Charles Lloyd e Paolo Fresu.

Il Programma di UJ 15

Gli artisti più popolari si esibiranno all’Arena Santa Giuliana, apertura affidata a Paolo Conte, senza dubbio il più vicino per storia e stile al mondo del jazz e di sicuro il più colto e coerente. I suoi due strumenti, il pianoforte e la voce (prima ancora che le canzoni vere e proprie) fanno da battistrada a una delle contaminazioni più seducenti di sempre del panorama del cantautorato italiano. Uno show di classe che è un piccolo capolavoro di essenzialità, che avrà anche un significato molto particolare: Conte e Umbria Jazz avevano, infatti, un amico in comune che da poco se n’è andato, Sergio Piazzoli. A lui è dedicato il concerto.
L’11 luglio i Subsonica come non li avete mai ascoltati: a Perugia sono accompagnati on stage dal sax di Emanuele Cisi, dalla tromba di Flavio Boltro e dal trombone di Mauro Ottolini, tre musicisti che il pubblico di UJ ha sempre apprezzato nelle loro esibizioni al Festival.  La loro storia musicale è passata, infatti, dall’hip hop al rock, dalla dance al trip-hop britannico, dall’elettronica al pop, per arrivare al jazz. Ad aprire la serata i Barber Mouse, ai quali si unirà per l’occasione Samuel.
I Barber Mouse sono un jazz piano trio contemporaneo, già protagonista di una singolare rivisitazione del repertorio del gruppo nel disco “BM plays Subsonica”.
Chiudono il primo weekend dedicato alla musica italiana la Brass Bang! di Paolo Fresu, con Steven Bernstein, Gianluca Petrella e Marcus Rojas, dal sound trascinante, affascinante ed esplosivo e Stefano Bollani con “Sheik yer Zappa”, omaggio musicale a Frank Zappa che, con i suoi testi dalla satira tagliente e la sua enciclopedica estetica musicale, ha incarnato una delle figure più complesse e affascinanti della storia del rock.
Si vira poi verso suoni più vicini al jazz, con i The Bad Plus, che sono riusciti a raffigurare nella cornice di una delle più classiche formazioni del jazz (il trio piano/contrabbasso/batteria), lo spirito della post modernità. Ad accompagnarli Joshua Redman, una stella di prima grandezza della scena jazzistica mondiale.
Prima di loro sul palco gli Snarky Puppy, capitanati dal bassista Michael League, che rappresentano una delle più entusiasmanti novità musicali degli ultimi anni: un repertorio che propone incursioni musicali nel funk e nel R&B, passando per la fusion e il rock.
Il 14 e il 15 due concerti evento in esclusiva italiana: Chick Corea e Herbie Hancock, ossia due dei più grandi pianisti viventi per una magica serata di musica e Tony Bennett e Lady Gaga che presentano il loro acclamatissimo album di standard dal titolo “Cheek To Cheek”, vincitore del Grammy 2015 come Best Traditional Pop vocal Album. I due artisti con quest’ultimo riconoscimento hanno raggiunto la considerevole cifra di ben 22 Grammy complessivi vinti in carriera.
Voce ancora protagonista con una delle più brave interpreti della Musica Nera degli ultimi anni, originaria del Mississippi, studentessa d’arte, Cassandra Wilson si presenta a Perugia con il suo progetto musicale dedicato a Billie Holiday in quello che sarebbe stato l’anno del suo 100° compleanno, dal titolo “Coming Forth by Day”.
Dieci anni dopo il suo debutto per Blue Note e il Grammy vinto nel 2013 nella categoria “Best R&B Allbum” con il suo quinto lavoro “Black Radio”, Robert Glasper torna a Umbria Jazz in trio per presentare il suo nuovo album in uscita a giugno dal titolo “Covered”.

Il Weekend conclusivo  inizia tingendosi di colori brasiliani con l’attesissima Réunion di Caetano Veloso e Gilberto Gil che celebrano i rispettivi cinquanta anni di carriera e tornano a esibirsi insieme sul palco dopo ventuno anni, e con il live della trascinante Spokfrevo Orquestra.
E poi la volta di due band di culto dell’acid jazz: Incognito e Brand New Heavies.
La Serata finale del Festival dedicata ai “nuovi suoni”, con un viaggio tra le nuove tendenze della musica e uno sguardo verso il futuro. Un “festival nel festival” che ha inizio nel tardo pomeriggio con Taylor McFerrin, figlio del maestro del vocal Bobby McFerrin, che si muove tra il soul degli anni 60/70 e il beat, poi la cubana Daymé Arocena, appena ventiduenne ma con una voce e una forza carismatica all’interno della musica cubana che la fanno sembrare molto più adulta. Altro giovanissimo è Romare, e il suo nome identifica il suo approccio alla musica: fa infatti riferimento allo scrittore e artista statunitense Romare Bearden, che basò i suoi lavori più importanti sul collage. Ed è proprio a questo che riporta la musica di Romare: una raccolta di suoni afro-americani e campionamenti mixati in un amalgama unico e originale. Un pezzo di storia con Orlando Julius & The Heliocentrics: semplicemente uno dei maggiori compositori di tutta la musica africana, autore di uno dei dischi che segnano il primo punto d’incontro tra la musica nera africana e quella afroamericana statunitense.
Conclusione con il DJ set di Gilles Peterson con MC Earl Zinger. Peterson non ha bisogno di presentazioni, il suo curriculum parla da sé: DJ, produttore, conduttore radiofonico, label manager, ispiratore del movimento acid-jazz, attraverso la sua etichetta Talkin’ Loud, ha rilanciato l’elettronica come suono globale, mixando soul, hip hop e jazz ai suoni del mondo.