Home Arte Ad ottobre al Palazzo Reale di Milano la mostra su El Greco

Ad ottobre al Palazzo Reale di Milano la mostra su El Greco

La città di Milano, nella prestigiosa sede del Palazzo Reale, ospiterà dal 11 ottobre 2023 all’11 febbraio 2024, un esclusivo progetto dedicato al pittore di origini greche Doménikos Theotokoulos che il mondo dell’arte e non solo conosce come “ El Greco “: ben 40 opere del maestro cretese in mostra per ricordare ed evidenziare l’opera di un artista profondamente innovatore la cui fama va ora ad inserirsi tra le figure più importanti del tardo Rinascimento spagnolo e che ebbe a confrontarsi con pittori italiani dell’epoca del calibro di Tiziano, Bassano, Tintoretto, Veronese assorbendo pienamente lo stile manieristico e del Rinascimento veneziano che dette vita alle sue opere caratterizzate da linee sinuose ed allungate, colme di movimento e di drammaticità estrinsecantesi dalla particolare forma di illuminazione derivate dalla sua cultura di ispirazione bizantina ma non prova di richiami alla pittura occidentale.

Lo stile drammatico ed espressionistico di El Greco che dopo la sua scomparsa venne dimenticato per oltre due secoli, era guardato con perplessità dai suoi contemporanei, ma è stato molto apprezzato e rivalutato nel corso del XX secolo. La sua personalità e le sue opere sono diventate fonte di ispirazione per poeti e scrittori come Rainer Maria Rilke e Nikos Kazantzakis. Alcuni studiosi moderni lo hanno definito come un artista assai singolare e difficilmente inquadrabile nelle scuole pittoriche tradizionali: è famoso per le sue figure umane sinuosamente allungate e per i colori originali e fantasiosi di cui spesso si serviva, frutto dell’incontro tra l’arte bizantina e la pittura occidentale.

Il lavoro, la vita, le opere del pittore, specialmente quelle riferite all’ultimo periodo della sua residenza a Toledo, sono state oggetto di una interessante presentazione della mostra milanese tenutasi all’Ambasciata di Spagna in Italia alla quale hanno preso parte i curatori della mostra, il Direttore del Palazzo Reale di Milano Domenico Piraina, l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi e Vittorio Sgarbi che hanno sapientemente illustrato la vita, le opere, le caratteristiche pittoriche di El Greco.

L’On.le Sgarbi, nella sua qualità di Sottosegretario di Stato alla Cultura e, soprattutto, di esperto critico d’arte di portata internazionale, ha posto in particolare evidenza la “ modernità “ del pittore cretese e l’importanza della mostra che va a qualificare la città di Milano come culturalmente superiore a Roma mentre il Direttore del Palazzo che la ospiterà ha descritto le particolari caratteristiche della stessa evidenziandone  il frutto di riflessioni attuali a carattere storico-critiche basate sullo studio di modelli italiani sulla formazione dell’artista e – particolarmente – sullo interpretazione dell’ultimo periodo toledano in termini di consapevole recupero della sua impostazione compositiva mai esente dalla precedente sua formazione fondamentalmente bizantina.

L’Ambasciatore Miguel Ángel Fernández-Palacios Martinez, rappresentante in Italia del Regno di Spagna, nel sottolineare come la mostra milanese sia motivo non soltanto di un ideale parallelismo tra l’Italia e la Spagna, ha presentato i curatori della mostra milanese Juan Antonio Garcia Castro, Palma Martinez-Burgos Garcia e Thomas Clement Salomon i quali hanno descritto anche il percorso espositivo della mostra – un percorso articolato in sezioni ispirate al labirinto cretese in grado di offrire ai visitatori l’opportunità di tenere a fuoco tanto il rapporto dell’arista con i luoghi nei quali ha vissuto ed operato quanto una assolutamente precisa ricostruzione storico-biografica delle sue opere.

Cinque le sezioni della mostra: “ Un bivio “, dedicata gli esordi del pittore, “ Dialoghi con l’Italia” che esprime il rapporto di El Greco con la pittura italiana, “ Dipingendo la santità “, una esposizione della prima fase del lavoro toledano del pittore nel contesto della Contriforma, “ Di nuovo l’icona “ nella quale sono esposte opere introspettive in grado di indagare sulla potenzialità espressiva dei gesti, e, infine “ Laocoonte “ dedicata al capolavoro geniale attraverso il quale El Greco lancia una serie di messaggi che neanche la critica attuale non appare in grado di interpretare appieno.

Molti grandi musei di tutto il mondo ed istituzioni ecclesiastiche hanno collaborato alla realizzazione di questa grande mostra concedendo in prestito autentici capolavori alcuni dei quali mai visti in Italia.

A latere della mostra un catalogo edito da Skira editore con testi dei curatori e di critici d’arte quali Panayotis Ioannaou dell’Università di Creta, Giulio Zavatta dell’Università Ca’ Foscari, Alessandra Bigi Iotti esperta di conservazione dei Beni Culturali.